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«Il Terzo Polo siamo noi»: la rabbia di Italia Viva e Azione

Azione e Italia Viva non vogliono essere confusi: «Non facciamo alleanze con liste di identità populista e sovranista»
Francesco Grassi, Carlo Calenda e Giuseppe Monaci: esponenti di Azione, parte del Terzo Polo
Francesco Grassi, Carlo Calenda e Giuseppe Monaci: esponenti di Azione, parte del Terzo Polo

GROSSETO. Basta tirarci per la giacchetta. Sembra recitare così il comunicato di Azione e Italia Viva, il Terzo Polo in Maremma, guidato a livello provinciale da Francesco Grassi (Azione) e Donatella Dominici (Italia Viva). Il Terzo Polo, dicono ancora, non è disponibile ad alleanze con liste di identità populista o sovranista.

«Recenti articoli apparsi sulla stampa locale hanno generato confusione e ci costringono a fare alcuni chiarimenti – dicono da Azione -. Ricordiamo che la coalizione informalmente nota come Terzo Polo è una lista elettorale composta da Italia Viva ed Azione e costituitasi come federazione dei due partiti a partire da dicembre 2022».

«Non sosteniamo Andrea Maule»

«La precisazione risulta necessaria dopo svariati fraintendimenti riguardanti la neo costituita associazione autonoma nota come “Riformisti verso il terzo polo” rappresentata dalla presidente Valentina Ciacci che si sta muovendo nelle dinamiche delle alleanze per le vicine elezioni amministrative in modo assolutamente autonomo ed indipendente, come nel caso di Gavorrano con il candidato Andrea Maule sostenuto da Fratelli d’Italia».

«Nessun candidato che si appelli al voto di aree di marcata identità populista o sovranista, come nel caso di Gavorrano, potrà mai trovare il supporto dell’area Liberale e Riformista che Azione ed Italia Viva si fregiano di rappresentare coerentemente».

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