Tamponi in ritardo, bimbi delle elementari chiusi in casa | MaremmaOggi Skip to content

Tamponi in ritardo, bimbi delle elementari chiusi in casa

Bimbo positivo in una quinta, non scatta subito il tampone T0. E il T5 sarebbe previsto il giorno di Natale
Le elementari di via Scansanese

GROSSETO. T0 e T5, sono due codici che stanno regolando la vita delle famiglie che hanno bambini a scuola. In sostanza sono due tamponi, uno da fare a tempo zero, quindi nel giorno in cui in classe si manifesta una positività di un bimbo. E uno a tempo cinque, cioè dopo 5 giorni dal primo tampone. La negatività del primo consente di tornare a scuola, ma senza attività alternative allo stare nel banco, la negatività del secondo riapre… le porte alla libertà.

Pare un sistema che funziona. O almeno che funzionerebbe. Perché il meccanismo spesso si inceppa. E in questo periodo di recrudescenza del contagio si inceppa con più facilità. Figuriamoci cosa può accadere se il T5, il tampone della libertà, debba essere fatto il giorno di Natale o Santo Stefano.

Perché poi ci sono tamponi di serie A, quelli autorizzati dalla Asl e tamponi di serie B, che peraltro sono identici a quelli di serie A, che le famiglie potrebbero fare in autonomia ma che non vengono riconosciuti come validi. Così, nel frattempo, i bimbi sono chiusi in casa. E costretti alla Dad, su disposizione della scuola.

Il caso delle elementari di via Scansanese

Il caso delle elementari di via Scansanese è emblematico, ma anche alla Vico e in via Anco Marzio succede qualcosa di simile.

Sabato 18 mattina, la mamma di un bimbo che ha la sorellina positiva, avverte gli altri genitori. Siamo nella 5B. Il bimbo avrebbe fatto il tampone lunedì mattina. Intanto lunedì 20 i bimbi vanno a scuola. Alle 11 la scuola chiama i genitori: «C’è un positivo, venite a prendere i figli. Tenete i bimbi in casa e aspettate che la Asl vi chiami per il tampone T0». Ma lunedì nessuno viene chiamato. Pare che i nominativi dei bimbi presenti in classe già il venerdì 17, quando si presume che il bimbo fosse già positivo, siano stati acquisiti dalla Asl solo la sera di lunedì alle 20.

Alle 21 la scuola avverte che, il giorno dopo, martedì, è prevista la Dad. Ma anche oggi, martedì 22, nessuno chiama per i tamponi. I genitori provano a organizzarsi da soli, ma la farmacia avverte: «Se non avete il codice Qr dell’Asl, potete farlo il tampone, ma non ha valore». Poco importa se è uguale. I genitori si informano e si scopre che il lotto dei tamponi destinato dall’Asl alle scuole è finito. E il rifornimento non arriva fino a mercoledì 22.

La scuola, attraverso la responsabile covid, chiama l’Asl, ma viene confermato che ci sono problemi per fare i tamponi, perché le urgenze sono moltissime. Qualcuno ipotizza anche che, passate 48 ore, si vada direttamente al T5. Ma anche che si stia temporeggiando per evitare di trovarsi con tanti tamponi da fare a Natale e Santo Stefano.

E poi ci sono le vacanze… Con i bimbi se ne riparlerà dopo Befana, in fondo sono più giorni di una quarantena.

 

 

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