MONTE ARGENTARIO. Il progetto di un’unica amministrazione per Monte Argentario, Orbetello, Isola del Giglio, Capalbio e Magliano in Toscana continua a far discutere.
L’idea è stata lanciata dal sindaco di Monte Argentario, Arturo Cerulli, deciso a portarla avanti nonostante le prime resistenze. Da giorni il primo cittadino argentarino porta avanti la sua idea di unire in un unico grande ente amministrativo i Comuni della Costa d’Argento e parte dell’entroterra con l’obiettivo di dare vita a un “super Comune unico”.
Meno burocrazia, più forza territoriale
Secondo Cerulli, un’aggregazione di questo tipo potrebbe semplificare la macchina amministrativa, ridurre la burocrazia e permettere una gestione più efficiente dei servizi.
Ma non solo: la fusione, nelle sue intenzioni, rafforzerebbe anche la voce del territorio a livello politico ed economico, dando più peso a un’area che condivide identità, vocazione turistica e sfide comuni.
Orbetello non ci sta
Dall’altra parte però, è arrivata la prima risposta negativa. Il sindaco di Orbetello, Andrea Casamenti, ha infatti risposto in modo piuttosto lapidario alla proposta.
«Noi stiamo bene così. Anche dieci anni fa si parlò di una proposta simile, e anche allora rispondemmo no. Non si tratta di campanilismo – ha spiegato Casamenti – ma di differenze sostanziali, anche nella gestione del territorio e nel funzionamento delle macchine amministrative». Un “due di picche” deciso, che chiude – almeno per il momento – ogni ipotesi di fusione tra Orbetello e gli altri comuni costieri.
Le differenze pesano
Il sindaco orbetellano ha ribadito che tra i territori coinvolti esistono troppe differenze, non solo geografiche ma anche organizzative, legate ai servizi e ai bilanci. Insomma, più che un sogno di unione, per Orbetello la proposta appare come un progetto difficilmente realizzabile, almeno nelle condizioni attuali.
In attesa delle altre reazioni
Ora si attende di capire cosa diranno gli altri sindaci della zona – Capalbio, Magliano in Toscana, Isola del Giglio – chiamati a esprimersi sull’idea lanciata da Cerulli. Intanto, però, resta da registrare questo “no” pesante, arrivato da uno dei comuni principali della Costa d’Argento. Il dibattito resta aperto Il progetto del “Super Comune” divide, ma ha il merito di riaccendere il confronto sul futuro amministrativo della costa grossetana.
Cerulli per ora non arretra, convinto che solo una visione unitaria possa garantire sviluppo e semplificazione. Resta da vedere se gli altri territori saranno disposti a seguirlo, o se, come dieci anni fa, prevarrà ancora una volta la difesa delle identità locali.
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Redattore di MaremmaOggi. Per me scrivere è uno strumento di verità, di bellezza, è di liberta, un mezzo per esprimere ciò che altrimenti rimarrebbe inespresso.
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