GROSSETO. Stava viaggiando sul Freccia bianca Genova-Roma quando, all’altezza di Campiglia Marittima, il capo treno aveva segnalato la presenza di una donna senza la mascherina e che non voleva mostrare il green pass al personale. Il treno, a causa della posizione assunta dalla donna, aveva accumulato, all’arrivo a Grosseto, quindici minuti di ritardo.
Minaccia di riprendere con il cellulare
La donna, una volta raggiunta nella carrozza sette dal capotreno, ha continuato con lo stesso atteggiamento avuto fino ad allora: prima si è rifiutata di indossare la mascherina, poi non ha voluto mostrare il green pass e infine ha preso il suo cellulare e ha cominciato a riprendere il personale, nel tentativo di intimidirlo. Il capo treno, una volta arrivato alla stazione di Grosseto, ha disposto la discesa della passeggera.
Ma quando sono arrivati gli agenti della polizia ferroviaria, la donna non ha cambiato atteggiamento. I poliziotti, arrivati nella carrozza dove era seduta, l’hanno trovata con la mascherina regolarmente indossata. Ma anche alla loro richiesta di poter vedere il green pass e i documenti, la donna ha detto di no. «Ho un biglietto e se controllate quello – ha detto agli agenti – potete risalire ai miei dati».
Poi ha di nuovo preso il cellulare e lo ha utilizzato per riprendere gli agenti continuando però a restare seduta, senza scendere dal treno. Nella carrozza intanto, il malumore degli altri passeggeri stava montando a causa del ritardo accumulato. La donna, alla fine, ha accettato di scendere dal treno continuando a minacciare i poliziotti e dicendo loro che avrebbero dovuto pagarle un rimborso e le spese legali.
Una volta identificata (si tratta di una donna di 48 anni di origini dominicane, residente a La Spezia), gli agenti della Polfer hanno scoperto che aveva sua il green pass che un regolare biglietto del treno.
Dopo un controllo nella banca dati, i poliziotti hanno scoperto che la donna era già stata denunciata perché, in un ufficio postale a La Spezia, si era rifiutata di indossare la mascherina.
Una volta negli uffici della Polfer, la quarantottenne durante il fotosegnalamento, aveva di nuovo cercato di fare un video con il proprio cellulare, poi si era scagliata contro l’agente, graffiandolo su una mano. Una volta visto che aveva ferito il poliziotto, la donna ha cercato di farsi male, piantandosi le unghie lunghe contro i polpastrelli e le falangi. I poliziotti hanno chiamato il 118, ma la donna non aveva bisogno di cure mediche.
Alla fine è stata denunciata per resistenza a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio, lesioni, danneggiamento, rifiuto di indicare le proprie generalità e procurato allarme.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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