«Sua figlia è in arresto», ma è una truffa | MaremmaOggi Skip to content

«Sua figlia è in arresto», ma è una truffa

La madre della donna non è caduta nella trappola dei malviventi perché aveva parlato con lei poco prima: stava rientrando in città dalle vacanze insieme al marito
Il comando provinciale dei carabinieri a Grosseto
La caserma dei carabinieri

GROSSETO. Le suonava insistentemente il telefono. Quando ha risposto, le si è gelato il sangue: «Sua figlia è in stato di fermo in caserma». Qualche attimo di sbandamento, di terrore: «Deve pagare per l’avvocato, altrimenti l’arrestano». 

Ma la doccia gelata, per fortuna, si è subito intiepidita: la donna aveva infatti parlato poco prima con la figlia, che stava rientrando dalle vacanze. Era in auto con il marito, non lontana da Grosseto, ma nemmeno così vicina da essere già in caserma in stato di fermo. 

Tenuta al telefono mentre arriva il complice a prendere i soldi

Il sistema, purtroppo, pare essere stato collaudato in diverse altre zone d’Italia e ora, dopo la truffa del falso incidente o quella, più recente, del messaggio inviato a ignari genitori per chiedere soldi per acquistare un altro cellulare, c’è quella del falso fermo di polizia

Che è arrivata anche a Grosseto. 

Mentre un truffatore telefona a casa per avvisare che il figlio o la figlia è stato arrestato, il complice si presenta alla porta di casa per farsi consegnare i soldi. Per tutto il tempo, la vittima del raggiro viene tenuta al telefono, in modo che non possa chiamare nessun altro: né il figlio, né le forze dell’ordine per sincerarsi della notizia appena ricevuta. 

I consigli di carabinieri e polizia, anche in questo caso, sono gli stessi di sempre: non consegnare soldi a nessuno. Nessun carabiniere, nessun poliziotto, nessun avvocato si presenta a casa delle persone per farsi dare contanti o gioielli. Bisogna invece avvisare immediatamente le forze dell’ordine. 

 

Autore

Riproduzione riservata ©

pubblicità

Condividi su

Articoli correlati

In primo piano le agende, da sinistra Carlo Rispoli, Claudio Chimenti, Luca Terrosi, presidente di Uscita di Sicurezza e Chiara Di Vivona

Uscita di Sicurezza presenta le agende 2026: tre artisti maremmani raccontano pace e responsabilità

Uscita di Sicurezza entra nel 2026 con un progetto culturale che coinvolge tre artisti maremmani — Madkime, Chiara Di Vivona e Carlo Rispoli — chiamati a interpretare il tema della pace e della responsabilità collettiva. Le loro illustrazioni diventano le copertine delle nuove agende della cooperativa, che chiude il 2024 con oltre 15 milioni di euro di bilancio e conferma il proprio impegno sociale, ambientale e comunitario

Leggi di più

© 2021 PARMEDIA SRL – Via Cesare Battisti 85, 58100 – Grosseto – P.I.V.A. 01697040531
Tutti i diritti riservati.