Stalking e video sul porto, condannata "la Iena" | MaremmaOggi Skip to content

Stalking e video sul porto, condannata “la Iena”

Lorenzo Mancineschi e Susanna Gorgone dovranno risarcire anche le parti civili: tra queste la società Marina di San Rocco e le operatrici dell’asilo condannate per maltrattamenti
Lorenzo Mancineschi in uno dei fotogrammi del video finito sott’accusa

GROSSETO. È durata ore l’ultima udienza di fronte al giudice Marco Bilisari, nell’aula di assise del tribunale di Grosseto. Sul banco degli imputati c’erano Lorenzo Mancineschi e Susanna Efisietta Gorgone. Stalking, l’accusa nei confronti dei due, per l’attività ritenuta persecutoria nei confronti di due educatrici di un asilo che nel 2017 era finito al centro di un’inchiesta per maltrattamenti su minore. Gli episodi contestati risalgono quindi a cinque anni fa. 

Lorenzo Mancineschi è stato condannato a un anno e un mese e cinquemila euro di multa oltre al pagamento delle spese processuali, mentre Gorgone, ex compagna della “Iena”, è stata condannata a un mese e 3.000 euro di euro, oltre alle spese processuali. I due imputati sono stati difesi dalle avvocate Tania Amarugi e Serena Gasperini. 

Il petrolio sversato in realtà era sabbia

Sabbia e alghe: è questo quello che sversa l’idrovora al porto di Marina di Grosseto. Non petrolio, come ebbe a dire Lorenzo Mancineschi in un video che nel 2016 fece il giro del mondo, mettendo in crisi il sistema turistico di Marina di Grosseto. Quel video fu poi pubblicato di nuovo e la società Marina di San Rocco sporse querela una seconda volta. 

Nel fascicolo finito sulla scrivania del giudice Marco Bilisari (vice procuratore onorario Massimiliano Tozzi), erano stati riuniti due procedimenti. Quello per stalking nei confronti delle due operatrici dell’asilo, una delle quali inseguita al centro commerciale, nel vano tentativo di ottenere un’intervista e quello per la ripubblicazione del video che denunciava lo sversamento di petrolio. Petrolio che, hanno stabilito le autorità, non c’è mai stato. 

La succhiona al porto di Marina di Grosseto

Mancineschi è stato assolto per due episodi: per il video pubblicato sulla sua pagina di Facebook nel quale chiedeva conto dell’indirizzo di casa di una donna assegnataria di un alloggio di edilizia popolare e per violenza privata nei confronti di un parroco, che aveva costretto a fermarsi con l’auto.  

Ad entrambi è stata concessa la sospensione condizionale della pena subordinata al pagamento, entro tre mesi dal passato in giudicato della sentenza, delle somme liquidate in favore delle parti civili. 

Il giudice infatti ha condannato Mancineschi al pagamento di un risarcimento pari a 5.000 euro ciascuno a Paolo e Luciano Serra assistiti dall’avvocato Massimiliano Arcioni) quali eredi di Felice Serra, oltre a quanto dovuto alla Marina di San Rocco. Stessa cifra anche per una delle due operatrici dell’asilo assistite dall’avvocato Riccardo Lottini, mentre per l’educatrice inseguita al centro commerciale, Mancineschi dovrà pagare 10.000 euro e, altre 5.000 in solido con Gorgone. Sempre per la vicenda dell’asilo, si era costituita anche un’altra parte civile, assistita dagli avvocati Carlo Valle (sostituito in udienza da Angela Porcelli) e Silvia Falconi. A lei i due imputati dovranno versare 5.000 euro. 

Il giudice ha anche condannato Mancineschi e Gorgone al pagamento delle spese di costituzione sostenute dalle parti civili. In totale, Mancineschi dovrà pagare 8.672 e, insieme a Gorgone, altri 6.940. 

 

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