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Stalker del pianerottolo, seconda condanna

Un pasticcere di 31 anni dovrà scontare due anni e sei mesi oltre a risarcire i familiari della sua ex che ha perseguitato per mesi: decine di messaggi di insulti, scampanellate nel cuore della notte e gomme dell’auto tagliate
L’aula gup del tribunale di Grosseto

GROSSETO. Vivono sullo stesso pianerottolo, in un palazzo in città. Si conoscono, si piacciono, si mettono insieme. Dopo pochi mesi, la ragazza esasperata dalla prepotenza del suo fidanzato decide di lasciarlo. E piomba, insieme a tutta la sua famiglia, babbo, mamma e fratello, in un vero e proprio incubo

Incubo al quale ha messo la parola fine il tribunale di Grosseto, con due condanne nei confronti di un pasticcere di origini moldave di 31 anni. La prima, per stalking nei confronti della sua ex, a dieci mesi e 20 giorni e al pagamento di una provvisionale alla sua ex di 5mila euro

La seconda, a due anni, tre mesi e 20 giorni di reclusione più altri tre mesi di arresto e 1.000 euro di multa, per lo stesso reato ma commesso nei confronti dei familiari della ragazza. 

Tutta la famiglia nel mirino dell’ex

Nel mirino dell’ex fidanzato della ragazza, per più di un anno, c’è stata tutta la sua famiglia. Che ha dovuto subire decine di telefonate e messaggi, anche nel cuore della notte, scampanellate a tutte le ore, danneggiamenti degli pneumatici dell’auto della famiglia, trovate più volte tagliate. 

Il 31enne, difeso dall’avvocato Roberto Cerboni, ha scelto di farsi giudicare con il rito abbreviato: nel fascicolo del giudice Sergio Compagnucci erano finite anche le accuse della ragazza, per le quali però il magistrato non ha potuto procedere di nuovo. Per quei fatti, il trentunenne era già stato condannato. 

La vita della famiglia, per più di un anno, è stata scandita da continue minacce, dall’impossibilità di dormire senza essere svegliati dal suono del campanello, che l’uomo avrebbe manomesso inserendo anche degli stuzzicadenti per farlo continuare a suonare, dai distacchi continui della corrente elettrica nel loro appartamento.

Taglia gli pneumatici dell’auto e invia decine di messaggi

Decine di telefonate e messaggi, minacce e offese ogni qualvolta incontrava qualche membro della famiglia sulle scale, danneggiamenti continui. Come quelli ai danni delle auto della famiglia: a tre di queste, il trentunenne ha tagliato gli pneumatici. 

E non ha smesso nemmeno dopo che la questura aveva emesso un ammonimento e il tribunale un divieto di avvicinamento.  

Ora il trentunenne, oltre alle spese processuali, dovrà pagare anche 11.000 euro di risarcimento ai familiari della giovane che ha perseguitato per mesi. 

Autore

  • Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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