Dieci mesi allo stalker del pianerottolo | MaremmaOggi Skip to content

Dieci mesi allo stalker del pianerottolo

In 10 giorni ha fatto 190 chiamate e inviato 154 messaggi alla sua ex. Metteva lo stuzzicadenti nel campanello per farlo suonare durante la notte
Il tribunale di Grosseto

GROSSETO. Più di un anno senza pace. Perché il ragazzo con il quale aveva avuto una relazione durata pochi mesi, non se l’era intesa quando la giovane gli aveva detto che tra loro era finita. E rendere la vita della sua ex un inferno era stato particolarmente facile per lui: i due vivono nello stesso palazzo. Anzi, sullo stesso pianerottolo

Impossibile non incontrarsi, impossibile non vedersi. Impossibile però, per la venticinquenne e per la sua famiglia, vivere una vita normale. Dormire, uscire da casa senza aver paura di incontrarlo. 

Ora il giudice Marco Mezzaluna, alla fine del processo celebrato con il rito abbreviato, ha condannato il trentunenne di origini moldave a dieci mesi e 20 giorni e al pagamento di una provvisionale alla sua ex di 5mila euro

Centinaia di telefonate e scampanellate nel cuore della notte

Assistita dall’avvocata Francesca Carnicelli, l’incubo della ragazza era cominciato quando aveva deciso di interrompere la loro relazione, all’inizio di gennaio 2021 dopo una lite scoppiata a metà dicembre. La giovane aveva lasciato il suo cellulare nell’auto del ragazzo ma lui non glielo aveva restituito subito e lei era dovuta andare a cercarlo nella pasticceria dove i giovane lavora. Le aveva detto di essere lì, ma non c’era. 

Durante quella lite scoppiata per strada, il ragazzo l’aveva strattonata e costretta a salire in auto, bloccandole le braccia. Quella brutta conclusione di serata era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso: lei aveva deciso di lasciarlo e lui, da quel momento, aveva cominciato a prendere di mira la giovane e la sua famiglia. 

Soprattutto durante la notte, quando il trentunenne andava al lavoro, si ripetevano le molestie: una sera ha inviato alla ragazza un messaggio con una bara, una volta ha danneggiato la serratura della porta di casa della giovane con la colla, un’altra volta ha danneggiato gli pneumatici dell’auto della famiglia e  ha inserito spesso uno stuzzicadenti nel campanello per farlo suonare nel cuore della notte

Una sera ha distaccato il contatore dell’elettricità dell’abitazione della sua ex e ha lanciato mattoni e sassi alla finestra della giovane. In soli 10 giorni, la ragazza ha ricevuto ben 190 chiamate e 154 messaggi.

Difeso dall’avvocato Roberto Cerboni, il giovane aveva già ricevuto un ammonimento da parte del questore, ma anche questo non lo aveva fermato. La sostituta procuratrice Anna Pensabene aveva chiesto una condanna a un anno e 4 mesi di reclusione. Pena diminuita per la scelta del rito. 

 

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