GROSSETO. Erano stati arrestati nel 2011 dagli uomini della squadra mobile della polizia, nell’ambito dell’operazione Carthago. Erano stati accusati di arrivare a Grosseto carichi di droga, cocaina, eroina e hashish. La piazza di rifornimento era Firenze e con 50 euro al grammo la consegnavano anche a domicilio. I sei uomini che finirono in carcere sono stati processati con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti. Processo che si è concluso con l’assoluzione di tutti gli imputati. Assoluzione con formula piena.
Aroussi Zarati, Boulbaba Dekil, Mohamed Dkhil, Mohamed Kribech ed Hector Enrique Bagnai erano stati arrestati insieme a Hicheme Saleme, anche lui tunisino assolto per prescrizione. Secondo le indagini della squadra narcotici della polizia, i sei avevano escogitato un sistema efficace per non farsi trovare, bonificando i parcheggi. Gli scambi, con i loro clienti, avvenivano quasi sempre in città, spesso nei parcheggi di supermercati e centri commerciali. La loro astuzia sarebbe stata quella di essersi segnati i numeri di targa delle auto degli agenti della questura e – all’arrivo della volante, o dell’auto in borghese, chi di loro era lì di vedetta, avvertiva gli altri.
Ma per la giudice Laura Previti che ha celebrato il processo (vice procuratrice onorario era Elena Bartalini), gli imputati, difesi dagli avvocati Riccardo Lottini e Tania Amarugi, non avevano commesso i fatti che erano stati loro addebitati. E per questo sono stati assolti.

45 anni, redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l’ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi
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