Spaccia accanto alla scuola: ventenne arrestato | MaremmaOggi Skip to content

Spaccia accanto alla scuola: ventenne arrestato

Il ragazzo è ai domiciliari: riceveva la paghetta dai genitori e arrotondava spacciando hashish e marijuana
Aggressioni armati e mascherati, una macchina della polizia alla Cavallerizza
Una volante della polizia

GROSSETO. Si erano dati appuntamento nel giardino in via Einaudi, alle 16.40 del pomeriggio. Un orario in cui l’incontro tra un quarantenne e un ventenne non avrebbe dovuto dare troppo nell’occhio. Ma gli agenti delle volanti erano lì, quando il ragazzo, con lunghi capelli rasta biondi, ha attraversato la strada ed è entrato nel giardino. E hanno deciso di seguirlo, mettendosi a una decina di metri di distanza. Hanno visto chiaramente il giovane allungare la mano, stringerla all’uomo che lo stava aspettando accanto a una panchina: gli agenti della questura sono intervenuti immediatamente. C’era appena stata una cessione di sostanze stupefacenti

La droga nascosta in cantina

Il quarantenne aveva appena acquistato 7.02 grammi di hashish: in mano aveva 4.08 grammi, che sono stati sequestrati dalla polizia, mentre degli altri 2,94 aveva cercato di disfarsene gettandoli per terra. Ma anche quelli sono stati recuperati dalla polizia. Mentre il quarantenne è stato segnalato come assuntore alla Prefettura, il ventenne è stato arrestato per spaccio.  

La polizia ha deciso quindi di andare a casa del giovane per sottoporla a perquisizione: nella sua camera, in un portaoggetti di legno sopra alla cassettiera, la polizia ha trovato un bilancino, e tre involucri con 2.28 grammi di hashish. In cantina invece, il ragazzo aveva nascosto 48,98 grammi di marijuana e 20.17 grammi di hashish, un coltello da cucina con la lama seghettata, utilizzata per tagliare la sostanza, e altri involucri di carta con le tracce dell’hashish. 

L'avvocato Roberto Baccheschi @maremmaoggi
L’avvocato Roberto Baccheschi 

Il sostituto procuratore Giovanni De Marco ha disposto l’arresto del ragazzo: difeso dall’avvocato Roberto Baccheschi, il ventenne ha chiesto che di quanto successo fosse avvisata la zia e il giovane è stato accompagnato al carcere di via Saffi, dov’è rimasto da martedì 30 agosto, giorno dell’arresto, fino a giovedì 1 settembre. 

Disposti gli arresti domiciliare

Il giovane, che non ha un lavoro, giovedì 1 settembre è stato portato davanti alla giudice per le indagini preliminari Cecilia Balsamo, per l’udienza di convalida dell’arresto. Il ragazzo si è avvalso della facoltà di non rispondere, mentre l’avvocato Baccheschi ha depositato una dichiarazione della madre del ventenne con la quale la donna ha acconsentito ad accogliere il figlio nella sua abitazione specificando che il giovane riceve ogni mese dai suoi familiari, una “paghetta” di 320 euro

Soldi – specifica la giudice – che non sono sufficienti per acquistare la sostanza stupefacente che gli è stata trovata a casa. Il pm aveva chiesto la detenzione in carcere per il ragazzo. la giudice invece, ha disposto i domiciliari: il ventenne non potrà avere contatti con nessun altro, oltre ai suoi familiari e alla nonna paterna.

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