FOLLONICA. È stata una domenica movimentata, quella del 4 settembre a Follonica, dove un uomo di 50 anni, affetto da alcolismo dal 2005, ha dato in escandescenze in casa, cominciando a spaccare mobili e suppellettili scaraventandole per terra e contro i muri.
La moglie, impaurita e preoccupata, ha chiamato il 118: i sanitari, visto che il cinquantenne non dava segnali di calmarsi, hanno chiesto l’intervento dei carabinieri, che sono intervenuti subito. L’uomo non si è fermato nemmeno quando si è trovato di fronte i militari: ha cominciato a spintonarli e a minacciarli. «Conosco tuo figlio, ti sistemo io»: ha detto a un carabiniere, spingendolo con forza contro il muro.
I carabinieri sono riusciti a fermarlo: i sanitari del 118 gli hanno somministrato alcuni calmanti prima di portarlo via. Il cinquantenne è stato arrestato per violenza e minaccia aggravata e per resistenza a pubblico ufficiale.
«Non ricordo nulla»
Arrivato in tribunale per l’udienza di convalida dell’arresto e per il processo per direttissima, il cinquantenne difeso dall’avvocata Federica Putignano, ha detto più volte di non ricordare nulla di quanto successo il giorno prima. Il giudice Andrea Stramenga, su richiesta della vice procuratrice onoraria Elena Bartalini, ha convalidato l’arresto dell’uomo che ora è ai domiciliari. L’avvocata ha chiesto i termini a difesa.
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