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Sorpresa al Bozzone: c’è Lucio Corsi

I ragazzi della scuola di mascalcia di Martucci incontrano Lucio Corsi al bar ristorante Bozzone: «Ci ha detto che la Maremma è il west dell’Italia»
Gli allievi della scuola di Martucci incontrano Lucio Corsi
Gli allievi della scuola di Martucci incontrano Lucio Corsi, la foto di gruppo al bar Bozzone

CASTIGLIONE DELLA PESCAIA. Dalla scuola di mascalcia alla colazione con Lucio Corsi.

Un incontro inaspettato tanto quanto suggestivo quello che è avvenuto stamani mercoledì 26, al bar ristorante Bozzone a Castiglion della Pescaia, dove la Maremma e le tipicità del territorio si incontrano tra natura e sapori alla riscoperta delle tradizioni di arti antiche e longeve.

Lucio, cliente abituale del bar Bozzone

«Lucio è per noi un cliente abituale – ci racconta Manuela Nesi, la cuoca del bar ristorante Bozzone – ogni volta che viene a trovare i genitori si ferma sempre a fare colazione e lo abbiamo accolto con molto piacere al ritorno da Sanremo».

«Lo abbiamo abbracciato e gli abbiamo fatto i nostri più sentiti complimenti per il successo che merita, non solo per il talento ma soprattutto per la personalità che ha. Sempre rispettoso, umile, disponibile e alla mano con tutti coloro che esprimono il desiderio di salutarlo o scattarsi una foto ricordo con lui. Personalmente gli auguriamo di proseguire sempre più in alto con la sua carriera affinché la sua versatilità possa esprimersi artisticamente al meglio».

Giuseppe Micchiché con Lucio Corsi
Giuseppe Micciché con Lucio Corsi

L’incontro con Lucio, pantaloni gialli e cappello di Venditti

«Eravamo al bar a fare colazione quando lo abbiamo visto entrare vestito sgargiante e con il cappello di Antonello Venditti – dice Giuseppe Micciché, uno degli allievi del corso di mascalcia – Siamo rimasti subito colpiti, noi che siamo del mestiere e che spesso andiamo in giro vestiti all’americana, ci siamo scambiati battute e Lucio ha affermato che la Maremma è il west dell’Italia. Abbiamo riso e ci siamo fatti delle foto insieme, è stato un vero piacere conoscere una persona così alla mano e siamo rimasti in contatto qualora avesse voglia di unirsi per una passeggiata a cavallo, come era solito fare da bambino».

Lucio Corsi, il cantautore toscano secondo al Festival di Sanremo e in procinto di partecipare al prossimo Eurovision, si trovava per caso nei pressi della sua abitazione di famiglia e si è prestato ad una foto ricordo con i ragazzi che frequentano il corso di mascalcia, patrocinato dalla Regione Toscana, tenuto dal cavalier Prisco Martucci, per anni responsabile dei corsi di maniscalchi dell’esercito al Ce.Mi.Vet. di Grosseto, e il dottor Stefano Manocchio, medico veterinario, che fornirà ai diplomati le competenze di addetto al pareggio, ferratura dello zoccolo equino e bovino e forgiatura dei ferri. 

Maniscalco, un mestiere che non deve scomparire

Un allievo durante il corso di mascalcia
Un allievo durante il corso di mascalcia

La figura del maniscalco, estremamente importante nel settore equestre, ricopre un ruolo fondamentale per il benessere e la salute del cavallo, tuttavia in termini numerici pochi sono gli addetti ai lavori a causa delle problematiche relative alla poca conoscenza e alla disinformazione intorno questa figura.  

Un mestiere, quello del maniscalco, che non si deve perdere e che vede nel progetto lanciato gratuitamente dalla Regione Toscana la possibilità di formare giovani inattivi e/o disoccupati che abbiano compiuto almeno 18 anni.

Il corso, che si tiene da settembre scorso e proseguirà fino a maggio, conta dieci iscritti che, al termine delle 900 ore di pratica e tirocinio, otterranno una certificazione finale che li abiliterà ad esercitare con un vero e proprio mestiere alla mano.

Martucci: «Corso di mascalcia, competenze tecniche di alto livello»

«Questo è solo il primo anno che organizziamo un corso che vede una bella partecipazione e tanta voglia di imparare un’arte tanto antica quanto estremamente attuale e necessaria- dichiara Prisco Martucci -. Ci auguriamo che il corso proceda anche negli anni a seguire, perché possiamo fornire competenze tecniche di alto livello in ambito equestre e bovino che porteranno alla formazione di figure professionali qualificate atte a operare su un territorio, come la Maremma, caratterizzato dalla presenza di animali che hanno un reale bisogno di professionisti del settore».

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  • Collaboratrice di MaremmaOggi.Nel giornalismo non esistono sabati né domeniche, non c'è orario e neppure luogo. C'è passione, c'è talento. Il mio lavoro è il mio sorriso. Da sempre curiosa, amo il sapere: più apprendo più vorrei conoscere. Determinata o testarda? Dipende. Vivo di sogni e li realizzo tutti.

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