Soffre il turismo, tra calo degli italiani e stranieri in crescita | MaremmaOggi Skip to content

Soffre il turismo, tra calo degli italiani e stranieri in crescita

Dati regionali in rallentamento, in provincia di Grosseto e in Val di Cornia tengono mare, terme e borghi grazie al turismo internazionale. Ma il calo netto è dei turisti italiani
Turismo in calo in Maremma e in Val di Cornia
Turismo in calo in Maremma e in Val di Cornia

GROSSETO. Dopo un avvio di stagione positivo, il turismo in Toscana rallenta.

Secondo i dati diffusi dal Centro Studi Turistici di Firenze per Toscana Promozione Turistica, a luglio e nei primi giorni di agosto si è registrata una flessione dei flussi pari a -0,4%. Una frenata contenuta, grazie al consolidamento della domanda straniera e alla ripresa post-Ferragosto, ma che conferma le difficoltà sul fronte della domanda italiana.

Il calo degli italiani pesa su mare e ristorazione

Il 38% degli operatori intervistati ha segnalato un calo della clientela italiana, stimato intorno a -1,8%, con effetti negativi soprattutto per gli stabilimenti balneari, la ristorazione e le strutture ricettive che hanno visto ridursi la durata media dei soggiorni e le richieste di servizi extra.

Al contrario, il 34,6% degli imprenditori ha registrato un aumento della domanda straniera, pari a +0,9%, che ha parzialmente compensato la flessione interna.

Differenze tra tipologie di offerta

  • Alberghiero: +0,4%

  • Extralberghiero: -0,8%

  • Località costiere: -1,2% (con domanda italiana -2,9%)

  • Città d’arte: -0,5%

  • Campagna e collina: +1,8%

  • Montagna: +1,5%

  • Termale: +1,4%

In crescita i mercati europei – francesi, polacchi, scandinavi, cechi, ungheresi, spagnoli, svizzeri, belgi e britannici – mentre sono in calo tedeschi, austriaci e statunitensi.


La situazione in provincia di Grosseto

In Maremma i dati confermano il trend regionale:

  • Cala la domanda italiana, soprattutto nelle località balneari come Castiglione della Pescaia, Follonica, Orbetello e Monte Argentario, dove la stagione ha risentito anche delle condizioni meteo non sempre favorevoli a luglio.

  • Cresce invece l’interesse degli stranieri, in particolare da Francia, Svizzera, Belgio e Paesi del Nord Europa, che hanno scelto la Maremma non solo per il mare, ma anche per le colline vitivinicole del Morellino di Scansano e le aree naturalistiche come il Parco della Maremma.

  • Bene anche l’offerta termale: Saturnia e Sorano hanno registrato un buon afflusso di visitatori, grazie all’attrattiva internazionale delle acque sulfuree.

Secondo gli operatori locali, il turismo maremmano sta beneficiando della diversificazione dell’offerta, con pacchetti legati all’enogastronomia, al turismo slow e all’escursionismo tra borghi come Massa Marittima, Pitigliano e Capalbio, sempre più richiesti soprattutto dai turisti stranieri.


La situazione in Val di Cornia

Anche la Val di Cornia, strettamente legata al turismo della Maremma settentrionale, ha risentito del calo della domanda italiana. Località balneari come San Vincenzo, Piombino e Baratti, che tradizionalmente vivono una stagione intensa nei mesi di luglio e agosto, hanno registrato una flessione delle presenze, in particolare nei soggiorni brevi delle famiglie italiane.

A trainare la stagione sono stati invece i turisti stranieri, soprattutto dal Nord Europa, attratti dalle spiagge del Golfo di Baratti, dal patrimonio archeologico del Parco di Populonia e dalle aree naturalistiche come il Parco di Rimigliano.

Molto positivi i dati legati all’enogastronomia: i borghi collinari della Val di Cornia – da Campiglia Marittima a Suvereto – hanno beneficiato dell’interesse crescente verso il turismo slow e le degustazioni nelle cantine locali, dove il Val di Cornia DOC e i prodotti tipici del territorio hanno rappresentato un forte richiamo.

Gli operatori sottolineano che, come in Maremma, la destagionalizzazione sarà la chiave: settembre e ottobre possono garantire un prolungamento della stagione grazie agli eventi legati al vino e ai percorsi trekking tra colline e mare.


Settembre decisivo per chiudere la stagione

Le prenotazioni per settembre sono in ritardo rispetto al 2024: il calo medio stimato è -1,4%, anche se le città d’arte sembrano tenere meglio rispetto alle destinazioni balneari. In Maremma e Val di Cornia si punta sulle scelte last minute, favorite dal bel tempo e dagli eventi autunnali legati a vino, olio e prodotti tipici locali.

Il presidente della Regione Toscana e l’assessore al turismo hanno evidenziato come la sfida sia ora sostenere le imprese in un contesto di consumi più prudenti, lavorando su qualità, sostenibilità e destagionalizzazione.


Le prospettive per l’autunno

Per l’ultimo trimestre 2025 c’è cautela:

  • Solo il 5,9% degli imprenditori prevede una crescita della domanda.

  • Il 32,5% teme invece una nuova flessione.

  • Il restante campione parla di stabilità o dichiara chiusura stagionale.

In provincia di Grosseto e in Val di Cornia, le speranze sono riposte nella vendemmia e negli eventi autunnali, che tradizionalmente portano flussi turistici legati all’enogastronomia, settore sempre più trainante per i territori della costa e dell’entroterra.

Autore

Riproduzione riservata ©

pubblicità

Condividi su

Articoli correlati

© 2021 PARMEDIA SRL – Via Cesare Battisti 85, 58100 – Grosseto – P.I.V.A. 01697040531
Tutti i diritti riservati.