Sistema, commissione rinviata. L'opposizione: «Ostruzionismo» | MaremmaOggi Skip to content

Sistema, commissione rinviata. L’opposizione: «Ostruzionismo»

La commissione di garanzia sul caso Sistema rinviata al 26 maggio. L’opposizione: «Negati documenti essenziali dal Comune»
La sede di Sistema in via Monterosa e la seconda foto del Cda della società, dopo quella diffusa il 28 aprile
La sede di Sistema in via Monterosa e la seconda foto del Cda della società, dopo quella diffusa il 28 aprile

GROSSETO. Rinviata la commissione sul caso Sistema. Dal 16 maggio si va al 26 maggio, lunedì, alle 9,30 del mattino. L’opposizione accusa l’Amministrazione di non aver consegnato alcuni documenti richiesti, parlando di ostruzionismo.

Va detto che il segretario generale del Comune ha trasmesso al presidente della commissione, Stefano Rosini, il verbale dell’assemblea, peraltro firmato solo lunedì 12 da Mauro Squarcia, proprio questa mattina, mercoledì 14.

Verbale che contiene quanto detto all’assemblea del 28 aprile, durante la quale il sindaco ha annunciato il passaggio al Cda a 3 dall’amministratore unico, i tre nominati e i loro compensi. Non sapendo che, per Amedeo Vasellini, il compenso (23mila euro) era vietato per legge.

Ma l’opposizione denuncia tutti i ritardi negli accessi agli atti. Atti necessari – dicono – per l’espletamento del loro mandato. In fondo, se sei un consigliere comunale, devi avere accesso alla documentazione prodotta dal Comune che “governi” o che, come minoranza, “controlli”.

L’opposizione: «Commissione rinviata per l’ostruzionismo del Comune»

Per questo Davide Bartolini – PD, Carlo De Martis – Grosseto Città Aperta, Giacomo Gori – M5S, Valerio Pizzuti – Liberali, Riformisti e Socialisti, Rita Bernardini e Giacomo Cerboni – Gruppo misto di minoranza hanno diffuso una nota, nella quale ricostruiscono l’accaduto.

«La Commissione di controllo e garanzia convocata per venerdì 16 maggio per approfondire il caso Sistema, la vicenda delle nomine dei rappresentanti del Comune di Grosseto nella società partecipata Sistema Srl, è stata rinviata a lunedì 26 maggio a causa – dicono – dell’ostruzionismo dell’Amministrazione comunale».

«Facciamo un passo indietro. Lo scorso 28 aprile si teneva la famigerata assemblea dei soci di Sistema che, su proposta del sindaco, affiancato dall’assessore Rossi, stravolgeva la governance della società cancellando la figura dell’amministratore unico e distribuendo gli incarichi di amministrazione a tre figure, di modo da soddisfare anche i desiderata di Fratelli d’Italia e Lega».

«Una decisione a dir poco controversa, sottoposta anche all’attenzione della Corte dei Conti e del Ministero dell’Economia, tanto che il presidente uscente di Sistema, Mauro Squarcia, non firmava il verbale se non a distanza di due settimane, costringendo il sindaco addirittura ad una conferenza stampa riparatoria».

La nostra richiesta di accesso agli atti

«Nel frattempo il presidente della commissione di controllo e garanzia, Stefano Rosini, convocava per il 16 maggio la commissione allo scopo di approfondire l’iter seguito per la nomina del nuovo consiglio di amministrazione di Sistema. A tal fine richiedeva all’Amministrazione comunale l’accesso a tutti gli atti necessari a consentire il lavoro dei commissari, sennonché si scontrava immediatamente contro un muro di gomma».

«Si pensi che la prima richiesta di accesso dell’opposizione risale al 2 maggio ed è stata riscontrata solo l’8 maggio e solo parzialmente e, oltretutto, solo dopo pressanti sollecitazioni da parte del presidente Rosini».

«Addirittura questa mattina è stato ribadito il diniego dell’Amministrazione comunale ad accedere a documenti essenziali per il lavoro della commissione di controllo e garanzia, attesi dal presidente Rosini fin dallo scorso 7 maggio».

«Con buona pace del Tuel (Testo Unico degli Enti Locali) che attribuisce ai consiglieri il pieno diritto di accesso su tutti i documenti dell’Ente ed il regolamento comunale nel quale si stabilisce che: i dirigenti garantiscono l’accesso con la massima sollecitudine».

Volontà politica dietro l’ostruzionismo

«Evidente la natura ostruzionistica di un simile agire, così come la volontà politica che vi sta dietro».

«D’altronde Vivarelli Colonna e soci hanno già dato prova in passato di essere refrattari ai principi di trasparenza e insofferenti al ruolo di controllo dell’opposizione e della stessa commissione di controllo e garanzia».

«Una situazione, anche quella attuale, talmente grave e ingiustificabile che dovrà essere portata all’attenzione della prefettura».

 

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