Sindaco e Ulmi all'Asl: «Perché assume di più a Arezzo?» | MaremmaOggi Skip to content

Sindaco e Ulmi all’Asl: «Perché assume di più a Arezzo?»

I due scrivono al direttore generale: «Carenza di personale e assunzioni sbilanciate. Sanità grossetana penalizzata nella propria Asl»
In coma a 23 anni, l'ospedale Misericordia
L’ospedale Misericordia di Grosseto

GROSSETO. Il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna e il consigliere regionale della Lega, Andrea Ulmi, entrano a gamba tesa sull’Asl con una dura lettera inviata al direttore generale Antonio D’Urso.

Sanità grossetana penalizzata

È preoccupazione diffusa che Grosseto, per la sua scarsa antropizzazione, l’estensione del suo territorio e la difficile viabilità, sia spesso penalizzata. Il timore che la sanità grossetana lo sia anche all’interno della propria Asl di riferimento a vantaggio di altri territori: questo è il senso di una dettagliata lettera congiunta che il consigliere regionale della Lega, vicepresidente della commissione sanità, Andrea Ulmi ed il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna hanno indirizzato al direttore generale della Asl Toscana Sud-Est Antonio D’Urso.

«Ci siamo sentiti in dovere di scrivere una lettera congiunta – sostiene il consigliere Ulmi – per esternare le nostre preoccupazioni al dottor D’Urso. Da un lato per la carenza di medici, ma anche per le decisioni che troppo spesso coinvolgono l’ospedale Misericordia e quelli del territorio, con primari in transito, che restano qui per pochi mesi, a scapito di chi, invece, a Grosseto vive e lavora ed è ben inserito nel contesto sociale cittadino. Inoltre ci preoccupano i dati sulle assunzioni, in particolar modo di infermieri e oss, che, per quanto a nostra conoscenza, sono sbilanciati a favore della provincia di Arezzo e che andrebbero riequilibrati».

«Ma c’è anche la situazione dell’hub Covid del Misericordia, che impiega circa sessanta persone, in un momento in cui un’altra sessantina sono ferme perché sospese o non vaccinabili e che si ripercuote negli altri reparti, senza dimenticare che tra il 2021 ed il febbraio 2022 saranno circa 40 i lavoratori che lasceranno e che, dalle notizie che circolano, saranno sostituite con poche unità. A questo si aggiunge l’attivazione del reparto di Riabilitazione e Recupero funzionale, importante per il nosocomio grossetano, ma che lascia perplessità sulla tempistica, visto che è arrivata in un momento di picco per il Covid, impiegando al suo interno molte risorse che vengono a mancare negli altri reparti».

Il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna ha deciso di agire in sinergia con il consigliere regionale Ulmi a tutela della sanità grossetana e del Misericordia: «Potenziare le assunzioni e gli investimenti per il bene del territorio: questo, di fatto, è quanto chiediamo all’Asl – sostiene il primo cittadino di Grosseto-  Soprattutto in questo periodo difficile in cui la risalita dei casi positivi sta sovraccaricando ulteriormente il presidio grossetano del Misericordia, vogliamo avere la certezza che non ci siano disparità di trattamento con le altre aziende sanitarie locali. L’ospedale Misericordia, in particolare, rappresenta un’eccellenza per il territorio che può ulteriormente crescere se sostenuto da politiche mirate alla valorizzazione delle professionalità e dei servizi qui presenti».


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