CAMPAGNATICO. Dopo giorni di silenzio e la “visita” della polizia stradale che ha acquisito in Comune tutti i verbali sull’autovelox piazzato, quasi senza soluzione di continuità, sulla Grosseto-Siena al km 13+800, fa sentire la propria voce il sindaco di Campagnatico Elismo Pesucci che, al tempo stesso, è anche comandante della municipale. Dopo che l’ex comandante se n’è andato e ora guida i vigili di Pitigliano.
Pesucci, pubblicando la circolare ministeriale che approva l’autovelox della ditta Sodi di Calenzano, circolare peraltro vecchia del 2014, e in 11 anni ci sono state leggi, decreti, una ventina di sentenze, anche il nuovo codice della strada con le nuove norme volute da Salvini, lamenta il fatto che, nonostante i controlli della stradale siano stati fatti in tutti i Comuni che hanno l’autovelox in Maremma, solo Campagnatico, colpa – dice lui – anche dell’opposizione in Comune, ha fatto notizia.

Ed ha ragione quando dice che la stradale ha acquisito gli atti in tutti i Comuni che hanno l’autovelox e non solo a Campagnatico.
Pesucci, però, sorvola su un dettaglio, che poi tanto dettaglio non è: dopo la lettera della prefettura, nella quale non si vietava nulla, ma si invitavano comunque i Comuni ad usare gli autovelox solo se omologati (che poi è la stessa cosa, perché in questo momento nessun autovelox in Italia lo è, ndr), gli altri comandi ne hanno sospeso l’uso in attesa che in ministero, che, sia chiaro, è il primo inadempiente e il vero responsabile di questo caos, vari una normativa definitiva ed esaustiva.
Lui invece, non ha mai smesso di piazzarlo. Tanto che quando la stradale ha acquisito gli atti ha trovato anche la programmazione per la settimana successiva.
Al tempo stesso, finalmente, nel suo lungo post, dimostra di aver chiaro anche lui che la sua macchinetta, per quanto nuova, revisionata, tarata e tutto il resto, non essendo omologata, come tutte le altre, non può essere usata.
Pesucci: «Controlli in tutti i Comuni, non solo a Campagnatico»
«Dai primi giorni di agosto la polizia di stato – scrive il sindaco Pesucci – sta facendo degli accertamenti sull’uso degli strumenti elettronici della velocità (autovelox) su tutti i Comuni che impiegano questi strumenti. La polizia di stato ha iniziato ad effettuare i controlli nei comuni di Capalbio, Orbetello, Magliano, Grosseto, Castiglione, Gavorrano, Follonica eccetera e poi, dopo il 14° comune, sono arrivati anche a Campagnatico».
«Fino a che, gli accertamenti sono stati effettuati sulle altre amministrazioni comunali, nessuna comunicazione, nessun trafiletto sui quotidiani, ma quando è giunto il turno del nostro Comune, i consiglieri di minoranza si sono scatenati; hanno fatto passere sulla stampa la notizia come evento unico ed eccezionale, che riguardava solo il nostro Comune, e nessun altro. Nelle settimane precedenti, i giornali sono stati muti, nessuno ha detto nulla sulle verifiche autovelox negli altri 14 Comuni».
«Autovelox, il governo ha fatto una grande confusione»
«l problema degli strumenti elettronici di velocità (autovelox, tutor, telelaser) esiste in tutta l’Italia – prosegue -. Il governo con le nuove norme ha fatto una grande confusione con grosse responsabilità. Il nostro strumento autovelox 107 è approvato e certificato. Ogni anno viene soggetto a revisione della taratura da ditte specializzate, e per questo fino a poco tempo fa era considerato omologato; tutte le uscite che la polizia municipale di Campagnatico effettua, erano autorizzate preventivamente dal prefetto».
«Ora serve l’omologazione»
«Ad oggi con le nuove norme (in realtà si tratta di sentenze della Cassazione, ndr), non hanno chiarito questo aspetto, e occorre la certificazione dell’omologazione che consente la produzione in serie da parte dell’industria che li realizza. In Italia e al mondo (in realtà solo in Italia, ndr), non c’è nessuno ufficio governativo che rilascia questa omologazione. Le autorizzazioni attuali, che fino a poco tempo fa erano considerate efficaci, tra l’altro, approvate dal ministero della Infrastrutture e Trasporti, non sono valide, ai fini dell’omologazione».
«Sicurezza a rischio, ognuno fa come gli pare»
«Quindi le industrie sono ferme, non possono produrre più. Gli autovelox, i tutor, sono spenti in tutta l’Italia e attualmente non c’è nessun tipo di controllo della velocità da parte della polizia locale e di Stato, dei carabinieri».
«Non è in atto, in Italia nessun servizio di vigilanza sulla velocità dei veicoli, da parte di tutte le forze che effettuano controlli di polizia stradale; è in serio pericolo la sicurezza dei cittadini. Si può correre, anche in città, a 200 km all’ora, senza nessun rischio di prendere la multa. Ad oggi liberi tutti, in attesa del nuovo decreto legge da parte del Governo: ognuno può fare come gli pare».



