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Serie D: Preparazione e aspettative del FolGav

Intervista al tecnico Bonura: «Mi aspetto di fare meglio dell’anno scorso – racconta il mister – anche se la strada è lunga»
La festa del FolGav
La vittoria in Coppa Italia 2022 del FolGav

GAVORRANO. Dopo le prime settimane di preparazione il FolGav non ha certo intenzione di fermarsi, il tecnico dei minerari Marco Bonura fa il punto sulle condizioni della squadra. Per il mister, coadiuvato dal suo staff composto da Federico Callai come preparatore dei portieri, Michele Beoni come allenatore in seconda e Federico Scaia come preparatore atletico, questa sarà una stagione particolare: perché vincere è difficile, ma confermarsi lo è ancora di più.

Marco Bonura, tecnico del FolGav (foto Follonica-Gavorrano)
Marco Bonura, tecnico del FolGav (foto Follonica-Gavorrano)

Allora mister, come si riparte dopo una stagione come quella dello scorso anno?

«Con l’entusiasmo, pensando sempre al presente e al futuro. Con nuovi presupposti, motivazioni sempre alte e nuovi giocatori, senza pensare a quello che abbiamo fatto l’anno scorso. Bisogna pensare sempre a migliorarsi sia sul campo che nei risultati, ma sono fiducioso perché il gruppo lavora bene e nelle prime due settimane ho avuto risposte positive. Questo per quanto riguarda la voglia di lavorare dei ragazzi e anche nella prima uscita ho visto grande attenzione. Vedo che il gruppo va d’accordo anche se siamo solo all’inizio, ma sono ragazzi con cui si lavora bene, quindi i presupposti sono ottimi».

Quali sono le impressioni sulla nuova squadra?

«Soprattutto nel reparto offensivo abbiamo cambiato parecchio, perché è rimasto solo Mugelli rispetto allo scorso anno. Sono arrivati giocatori importanti che, per caratteristiche, sono diversi rispetto a quelli che avevo in precedenza, sicuramente ci daranno altri tipi di soluzioni. Sono contento di come la società si è mossa sul mercato, mi ha messo a disposizione una rosa importante. Sono molto soddisfatto e ringrazio per aver creato una squadra con cui lavorare bene, spero di toglierci belle soddisfazioni».

Che tipo di preparazione stanno affrontando i giocatori? E come stanno rispondendo le loro gambe?

«I carichi di lavoro sono come lo scorso anno, con qualche variazione sul piano atletico. I ragazzi adesso sono un po’ stanchi perché la seconda settimana è stata più pesante, ancora abbiamo un mese di preparazione prima dell’inizio del campionato. Come sistema preferisco fare la parte con il pallone la mattina e quella atletica il pomeriggio. Da quando ho iniziato ad allenare, insieme a Federico Scaia ci siamo trovati bene con questo sistema. La mattina essendo più freschi con la palla si lavora meglio, mentre nel pomeriggio si fanno i lavori più fisici, sostanzialmente si corre. Molti allenatori fanno il contrario, ma per me è un sistema migliore».

Una squadra rivoluzionata dal dg Vetrini. Nove ragazzi under (per rispettare le quattro quote sempre in campo), di cui molti ancora giovani.

«Esperienza però ne abbiamo. È vero che anche gli over sono giovani, ma ormai sono diversi anni che sono protagonisti nei campionati. I giovani comunque bisogna saperli aspettare, concedergli qualche errore, e insegnargli ad avere più pazienza. Se sono ragazzi che hanno voglia di apprendere ancora meglio, anche l’anno scorso sotto questo punto di vista è stata una bella esperienza».

Aspettative per la nuova stagione?

«Mi aspetto di fare meglio dell’anno scorso. Bisogna resettare e ripartire da zero, perché nel calcio purtroppo quello che hai fatto ieri è già vecchio. È difficile confermarsi o fare meglio quando si vince, ma è quello che ci deve dare la voglia e le motivazioni. Cerchiamo sempre di migliorare anche dove abbiamo fatto meno bene».

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