GROSSETO. L’instabilità del calcio è concretamente apparsa sul sintetico di Seravezza.
Il Grifone si è dovuto inchinare al tipico cinismo di un avversario tosto, efficiente nel capovolgere la realtà di una prima frazione dove i biancorossi avevano imposto la loro evidente superiorità tecnica.
Primo tempo illusorio
Ma, contemporaneamente, ha dovuto abbassare la testa di fronte ai propri, attuali, confini tra cui spicca la difficoltà di trovare lo specchio della porta. Non capitalizzare la sostanziosa mole di lavoro della squadra è un difetto direttamente proporzionale alla tenuta fisica. Lo ha detto a chiare lettere una ripresa in deciso calo atletico frullato insieme ad una lucidità in libera uscita.
Nei primi minuti del secondo tempo il Grifone ha sbagliato molti appoggi, è inciampato in disimpegni magri, regalando al Seravezza quella sicurezza necessaria per affacciarsi in avanti, cosa mai accaduta prima. L’instabilità biancorossa ha generato due colpi a salve dove gli azzurri di mister Masitto ci si sono tuffati riemergendo con due reti a favore, chiudendo, in pratica, l’esordio stagionale e dando un dispiacere a Paolo Indiani e a tutto l’ambiente.
Due istanti di vuoto
Oltre alle sciocchezze che hanno prodotto il primo gol, sono soprattutto due i punti cardine della sconfitta: Sartorelli al 19′ del primo tempo getta alle ortiche il gol del vantaggio, al 19′ della ripresa Della Latta consegna palla agli avversari con un sciagurato passaggio laterale, che porta in dote un veloce contropiede con rigore annesso provocato da Sabelli in recupero, ed è il raddoppio. E al popolo manca il respiro.
Indiani: «Ripartiamo come se avessimo vinto»
«Difficilissimo perdere una partita in questo modo -commenta Indiani nel dopo gara – due grossi errori e va in fumo un primo tempo dove abbiamo condotto le operazioni dal primo all’ultimo minuto. Comunque accetto il verdetto del campo».
Il tecnico biancorosso, quindi, riprende la parola: «Mi metto in tasca la sana prestazione dei miei scritta nella prima frazione, confesso che non credevo di mettere sotto il Seravezza in maniera così netta e pulita. L’inizio del secondo tempo non era ipotizzabile, il fato oggi non era con noi. Ora ripartiamo come se avessimo vinto». Alla domanda di cosa sia potuto succedere nei secondi 45′, Indiani è stato esplicito e amarissimo: «Boh!». Risposta fredda e sintetica.





