GROSSETO. Lo hanno messo ai domiciliari, poi con il braccialetto elettronico, per aver rotto i sigilli al suo negozio. Succede a Barbanella, nel popolare e conosciutissimo forno Galletti.
Tutto inizia quasi un anno fa e la vicenda non è legata ad alcuna irregolarità nella produzione di pane, schiaccia e pizza, ma solo alla dotazione di bagni interni per il personale.
In sostanza, nel negozio ce n’è solo uno, ma ce ne dovrebbero essere due.
Qui bisogna andare indietro nel tempo perché tanti anni fa l’attività fu divisa in due, a livello amministrativo: una società nella parte posteriore, per la produzione e una nella parte anteriore, per la vendita. Ma il bagno è solo nella parte dietro, davanti non c’è. Ma, essendo due attività, i bagni, per legge, devono essere due.
Per tanti anni non è successo nulla e l’attività ha proseguito. Tanto i locali sono piccoli, i dipendenti pochi e, nella sostanza, un bagno bastava.
Però, un anno fa, un controllo di routine dell’Asl portò a una prima segnalazione, seguita da una lettera dell’ufficio commercio del Comune a mettersi in regola, con sei mesi di tempo per fare i lavori.
Così sono iniziati i lavori per fare il secondo bagno. Ma allo scadere dei sei mesi ancora non erano finiti.
Così è arrivato un secondo controllo e stavolta è scattato il sequestro dell’attività. Con l’obbligo di fare i lavori necessari.
Il titolare spacca i sigilli e va ai domiciliari
Però, nei giorni scorsi, volendo lavorare, il titolare fa una cosa di troppo: spacca i sigilli e riapre il forno. Non ci vuole molto perché la cosa arrivi alla municipale che, stavolta, passa alle maniere forti: prima arresta il titolare, mandandolo ai domiciliari, poi gli mette il braccialetto elettronico. In base all’articolo 349 del codice penale.
La notizia si sparge in fretta a Barbanella e in città, le foto del foglio che indica il sequestro girano di cellulare in cellulare. C’è chi ipotizza di tutto, anche sulla produzione, ma in realtà il problema è legato alle norme igienico-sanitarie sul secondo bagno.
Intanto per alcuni giorni il forno rimane aperto, grazie ad un’entrata secondaria.
Il titolare del forno è assistito dall’avvocato Roberto Baccheschi che sta lavorando per riportare la situazione alla normalità.
In questi giorni è stato deciso il dissequestro, ma solo per finire i lavori. Al termine ci sarà una nuova verifica. Ma la riapertura completa dovrebbe scattare nel giro di qualche giorno.



