GROSSETO. Assolto perché incapace di intendere e volere. È finito così il processo che vedeva imputato un uomo di 43 anni di origini calabresi, arrestato a settembre dopo aver seminato il panico al pronto soccorso, in un bar e nel supermercato Coop in via Ximenes. Era stato accusato di resistenza a pubblico ufficiale, ma il suo difensore, l’avvocata Francesca Carnicelli, aveva chiesto che l’uomo fosse sottoposto a perizia psichiatrica.
Infastidì pazienti e medici, poi tentò di rubare le birre
Per diversi giorni, in città, il quarantatreenne seminò il panico in un bar, in una pizzeria, in un supermercato e anche al pronto soccorso dove si mise a infastidire il personale sanitario e i pazienti che erano in sala d’attesa. L’Asl lo aveva denunciato, ma lui non aveva smesso di dare in escandescenze.
Dopo l’ennesimo episodio, al supermercato in via Ximenes, fu arrestato e portato in carcere. Durante l’udienza che si è svolta davanti al giudice Marco Bilisari, la vice procuratrice onoraria Pamela Di Guglielmo aveva chiesto la misura di sicurezza. Il giudice, alla luce della perizia psichiatrica depositata, ha applicato la libertà vigilata.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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