Secessione da Orbetello: Fonteblanda come Talamone | MaremmaOggi Skip to content

Secessione da Orbetello: Fonteblanda come Talamone

Nasce il comitato per il referendum: i residenti chiedono di tornare all’entroterra e guardano a Magliano in Toscana. «Scelta storica geografica ed economica»
Una veduta di Fonteblanda

ORBETELLO. Anche Fonteblanda segue la strada già intrapresa da Talamone. Nelle frazioni cresce il fermento e prende forma un nuovo comitato cittadino che rappresenta una parte del pensiero della popolazione e che punta a un ritorno alle radici storiche dell’entroterra.

L’idea è quella di chiedere alla Regione Toscana di indire un referendum consultivo per permettere ai cittadini di esprimersi sul futuro amministrativo del territorio.

Una richiesta fuori dagli schieramenti politici

Secondo il comitato la proposta non ha nulla a che vedere con appartenenze politiche o partitiche. «Negli ultimi venti anni destra e sinistra si sono alternate al governo del Comune – spiegano – ma per noi nulla è cambiato».

La sensazione diffusa è quella di una distanza crescente tra l’amministrazione centrale e le esigenze delle frazioni costiere. Per i promotori del comitato l’ipotesi di essere annessi a Magliano in Toscana rappresenta una scelta consapevole e fondata su basi solide. Dal punto di vista storico, in epoca etrusca e medievale, questi territori formavano infatti un unico corpo.

Anche l’aspetto geografico rafforza questa visione: i confini naturali, come il fiume Osa e la strada dell’Osa, delineano un territorio omogeneo che guarda più all’entroterra che alla laguna.

Economia e identità comuni

Secondo il comitato, Fonteblanda e Magliano condividono la stessa struttura economica e socio-culturale, basata su aziende agricole, attività rurali e biologiche, turismo e accoglienza. Un modello di sviluppo che richiede una cura costante del territorio, dei servizi e degli interessi locali.

Una visione che, a loro avviso, si discosta da quella del Comune di Orbetello, concentrata prevalentemente sulle problematiche legate alla laguna.

Il numero complessivo degli abitanti di Talamone e Fonteblanda si aggira intorno alle 1500 persone. Una cifra che, secondo il comitato, pesa poco all’interno di un Comune che deve gestire circa 13.500 abitanti, con emergenze complesse come la moria dei pesci, i problemi della laguna e le infestazioni di insetti.

In questo contesto le frazioni costiere finiscono per essere marginali nelle priorità amministrative.

Un’opportunità anche per Magliano

L’annessione rappresenterebbe invece un’opportunità reciproca. Per Magliano significherebbe avere in Fonteblanda e Talamone l’unico sbocco al mare, rafforzando l’offerta turistica e creando nuove possibilità di investimento mirato.

Le due località diventerebbero il fiore all’occhiello del turismo comunale, con benefici per attività, servizi e occupazione.

Le critiche all’operato di Orbetello

Il comitato elenca una lunga serie di criticità attribuite agli ultimi venti anni di gestione del Comune di Orbetello. Tra queste la mancata valorizzazione delle terme, definite «un’opera soffocata dal cemento e poi abbandonata», l’assenza di un collegamento ciclopedonale tra Talamone e l’Osa, promesso e mai realizzato, e la mancata apertura accessibile al parco dal versante delle frazioni.

Vengono inoltre segnalate la carenza di manutenzione del decoro urbano e la grave incuria di beni come la Rocca, i siti archeologici e gli accessi al mare, tutti a rischio di degrado e frane.

Negli ultimi anni, spiegano dal comitato, la situazione si è ulteriormente complicata: chiusura di attività, riduzione dei servizi, stagione turistica sempre più breve e concentrata in pochi mesi, svalutazione delle seconde case.

Elementi che rafforzano la convinzione della necessità di un cambio di rotta.

La richiesta di un referendum

Alla luce di quanto evidenziato, per il comitato appare sempre più chiara l’esigenza di unirsi al Comune di Magliano. Una scelta che, secondo i promotori, deve essere condivisa attraverso un referendum.

«È una richiesta che si ripete periodicamente da anni – spiegano – e rappresenta un’esigenza reale di questa porzione di territorio. Lasciare la parola ai cittadini significherebbe, in un caso o nell’altro, chiudere definitivamente la questione».

Autore

Riproduzione riservata ©

pubblicità

Condividi su

Articoli correlati

© 2021 PARMEDIA SRL – Via Cesare Battisti 85, 58100 – Grosseto – P.I.V.A. 01697040531
Tutti i diritti riservati.