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Scuola al freddo: in aula con 11 gradi

L’appello dei genitori dei bambini delle elementari al sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna: «Condizioni non adeguate per bambini, insegnanti e personale Ata»
La scuola Concialini di Braccagni

GROSSETO. I genitori dei bambini che frequentano la scuola di Braccagni lanciano un appello al sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna e all’amministrazione comunale per una situazione che, da tempo, sta creando forte disagio all’interno del plesso scolastico.

Anche martedì 16 dicembre, i bambini hanno frequentato la scuola in condizioni ambientali non adeguate, a causa di un blocco alle caldaie che ha fatto scendere la temperatura interna al di sotto dei 19 gradi previsti dalla normativa, con segnalazioni di aule arrivate fino a 11 gradi.

Solo dopo l’ingresso degli alunni è stato possibile l’intervento dei tecnici.

«Così non è garantito il benessere dei bambini»

Secondo i genitori, condizioni di questo tipo non possono garantire né la salute né il benessere dei piccoli alunni, né permettere un regolare svolgimento delle attività didattiche.

Il problema del riscaldamento si inserisce in un quadro più ampio di criticità che vanno avanti da mesi. La scuola, infatti, era già stata chiusa temporaneamente per una settimana a causa di un allagamento provocato dall’impianto di riscaldamento.

Spazi ridotti e mensa sospesa

Alla riapertura, spiegano i genitori, gli spazi scolastici sono stati ridotti. La scuola dell’infanzia ha dovuto rinunciare alla mensa per circa un mese, con una conseguente riduzione dell’orario scolastico.

Nella scuola primaria, invece, i bambini continuano a consumare il pasto nelle aule, poiché non tutti gli ambienti sono stati resi nuovamente disponibili. A questo si aggiungono problemi ricorrenti con il riscaldamento e la presenza di odori poco salubri in alcune aule riaperte, un aspetto che alimenta ulteriormente la preoccupazione delle famiglie.

L’appello al Comune di Grosseto

Pur mostrando comprensione per le difficoltà tecniche e organizzative, i genitori ribadiscono che è indispensabile garantire condizioni dignitose e sicure per bambini, docenti e personale Ata.

La scuola di Braccagni è un servizio pubblico essenziale, scuola dell’obbligo e a tempo pieno, e deve poter assicurare continuità didattica ed educativa, senza interruzioni o riduzioni. «La salute dei bambini e la qualità del loro percorso formativo – scrivono – non possono essere messe in secondo piano».

«Serve una riflessione seria sulla gestione»

Con il comunicato, i genitori chiariscono di non voler avviare polemiche, ma di rivolgere un appello costruttivo al sindaco e all’Amministrazione comunale affinché venga fatta una riflessione approfondita sulla gestione del servizio di riscaldamento e, più in generale, sulla manutenzione e l’efficienza del plesso scolastico.

Nel caso in cui il servizio sia affidato a ditte esterne, chiedono che venga verificato con attenzione il rispetto degli standard richiesti, per evitare il ripetersi di situazioni che compromettono il regolare svolgimento delle lezioni.

La richiesta: soluzioni rapide e concrete

La richiesta finale è chiara: individuare soluzioni concrete e tempestive, ridurre i disagi e restituire alla scuola di Braccagni piena funzionalità e serenità.

«I bambini hanno diritto a frequentare un ambiente sicuro, salubre e accogliente – concludono i genitori – e le famiglie hanno diritto a un servizio educativo completo e continuativo».

L’appello si chiude con un invito al dialogo e alla collaborazione tra istituzioni, scuola e comunità, chiedendo al Comune di Grosseto di mettere al centro della propria azione la tutela dei più piccoli e il diritto all’istruzione.

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