Scivola dalla banchina, picchia la testa e muore in mare | MaremmaOggi Skip to content

Scivola dalla banchina, picchia la testa e muore in mare

Tragedia al porto: il cadavere è stato visto da un passante che ha dato l’allarme, era in mezzo a due barche. L’imprenditore, che aveva 59 anni, era socio della Marina di Punta Ala
Il porto di Punta Ala e, nel riquadro, Andrea Nocentini
Una veduta del porto di Punta Ala e, nel riquadro, Andrea Nocentini

PUNTA ALA. L’ultimo accesso a Whatsapp, risale alle 2.30 di sabato 24 febbraio. A quell’ora tarda della notte, Andrea Nocentini era ancora vivo. Probabilmente era appena arrivato al porto di Punta Ala, pronto a salire sulla sua barca, ormeggiata a un centinaio di metri di distanza, quando ha dato un’ultima occhiata al suo telefono. 

Non c’era nessuno, a quell’ora, sul porto. Nocentini però, alla sua barca non c’è mai arrivato. Intorno alle 11.30 del mattino, il suo corpo è stato visto galleggiare sotto la banchina del porto, in mezzo a due imbarcazioni. A un centinaio di metri dalla sua. 

Il passante ha dato subito l’allarme; al porto è arrivata l’automedica da Follonica, i carabinieri, la guardia costiera e i vigili del fuoco. 

La ricostruzione della tragedia

Il cadavere del cinquantanovenne è stato recuperato e portato all’obitorio. Il cinquantanovenne, prima di arrivare alla sua imbarcazione, è scivolato, sbattendo con violenza la testa per terra ed è caduto in mare. Non si esclude, al momento, che possa essere stato un malore a farlo accasciare, prima di finire in mare. 

Il corpo è stato recuperato dai vigili del fuoco, intervenuti insieme ai carabinieri di Castiglione della Pescaia e ai colleghi della stazione di Punta Ala, insieme alla guardia costiera. Nocentini, che era socio della Marina di Punta Ala, era morto ormai da ore. 

Il corpo, recuperato e identificato, è stato portato all’obitorio dell’ospedale Misericordia. 

L’imprenditore innamorato del mare

Era innamorato del mare, Andrea Nocentini, imprenditore originario di Arezzo. Ed era socio della Marina di Punta Ala, dove aveva ormeggiata la sua barca, una barca a vela Ice che aveva acquistato da poco. 

Ad Arezzo, Nocentini guidava la An Rappresentanze con sede a Pieve al Toppo, azienda che produce componentistica in plastica e acciaio. Ma la sua grande passione restava il mare, specialmente quello di Punta Ala. «Era un uomo di grande cuore – dicono gli amici di Punta Ala – sempre sorridente, sempre pronto a scherzare con tutti». 

Padre di due figlie, Nocentini aveva due posti barca al porto di Punta Ala e la sua Ice era il suo buen retiro. 

 

 

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