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Scioperano i lavoratori della Venator

Domani, le maestranze incrociano le braccia per 8 ore. Alle 8, manifestazione davanti ai cancelli dell’azienda
La Venator e la piana (foto Marco Stefanini)
La Venator a Scarlino

SCARLINO. Domani, 23 settembre, i lavoratori della Venator di Scarlino incrociano le braccia per 8 ore, per protestare contro le politiche di riduzione del personale messe in atto dalla multinazionale del biossido di titanio.

Lo hanno stabilito i dipendenti dell’azienda durante un’assemblea straordinaria che si è tenuta oggi pomeriggio, 22 settembre, a seguito dell’avvio della procedura di riduzione del personale, che prevede l’esubero di 41 lavoratori. Un numero che si aggiunge ai 17 già mancanti nell’organizzazione del lavoro, per le uscite registrate negli ultimi mesi.

«Questo è inaccettabile, perché porterebbe a una riduzione totale di 58 dipendenti – spiega la Rsu di Venator, che riunisce varie sigle sindacali – che non inciderebbe solo sulla nostra azienda, ma anche sul futuro di tutti i lavoratori delle ditte appaltatrici. Anche loro subiranno riduzioni del personale proporzionali, con conseguenze economiche e sociali terribili per loro stessi e per le loro famiglie».

Da oggi, blocco degli straordinari 

Per questo motivo i lavoratori hanno indetto, già da oggi, il blocco totale di tutti gli straordinari e hanno stabilito che gli interventi di reperibilità siano fatti solo per motivo di sicurezza. Contestualmente alla proclamazione delle 8 ore di sciopero per i giornalieri e per il turnisti, alle 8, i lavoratori si incontreranno davanti ai cancelli dell’azienda per manifestare il proprio dissenso e fare una nuova assemblea, necessaria per stabilire le azioni futuro.

Le motivazioni dello sciopero in 6 punti

La Rsu ritiene inaccettabile la richiesta dell’azienda «per varie motivazioni:

  1. la crisi industriale è stata determinata da gravi errori gestionali e strategici della direzione aziendale, più volte e invano denunciati dalla Rsu 
  2. l’azienda ha avviato la procedura in maniera unilaterale, disattendendo gli impegni presi con la Rsu nell’incontro del 5 agosto (alla presenza delle segreterie di categoria e territoriali), mirati alla collaborazione e ricerca di soluzioni condivise
  3. non ci sono differenze occupazionali per la marcia a due o tre linee di produzione, come condiviso con l’azienda nei momenti difficili del passato
  4. è vergognoso che in un momento così difficile, dove si propone un taglio del personale, siano stati fatti 3 nuovi dirigenti e si sprechino risorse per 2 consulenti nella funzione “risorse umane”, di fatto esternalizzando le relazioni sindacali
  5. La direzione aziendale si sta muovendo in direzione opposta agli impegni assunti nell’accordo volontario del 2015 tra Regione, Provincia, Comuni e sindacati, in cui si impegnava al mantenimento dei livelli occupazionali e a creare le condizioni per l’aumento degli organici
  6. La Venator sta cavalcando una crisi temporanea per fare una riduzione strutturale dell’organico, da anni nelle sue mire e puntualmente respinta dalle varie Rsu». 

 

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