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Sanzioni ai russi, la lista si allunga

TALAMONE. L’ultimo nome scritto nella lista degli oligarchi nei confronti dei quali sono scattate le sanzioni dell’Unione Europea per la guerra contro l’Ucraina è stato quello del magnate russo German Khan, proprietario di Villa Cacciarella, all’Argentario. La sua tenuta, intestata a una società riconducibile a un suo familiare, non è tra i beni congelati. Così come non lo è Villa Bengodi a Talamone che da hotel, negli ultimi anni, è diventata la residenza privata di Igor Ivanovich Shuvalov. 

Un sogno chiamato villa Bengodi

Shuvalov è uno dei fedelissimi del presidente Putin. Presidente della Veb, la principale banca pubblica russa, sotto sanzione dal 23 febbraio, è stato messo in quel posto proprio da Vladimir Putin dopo che per 10 anni, fino al 2018, aveva avuto l’incarico di vice primo ministro, sia nelle amministrazioni guidate da Putin, sia durante la parentesi di Dmitry Medvedev. In quella veste Shuvalov affermò che la Federazione russa avrebbe modificato le norme di bilancio per tenere conto degli abitanti aggiuntivi derivanti dall’annessione della Crimea.

Anche il nome di Shuvalov è finito quindi nella lista dei russi contro i quali sono state emesse le sanzioni europee. Ma come è successo per German Khan, l’oligarca proprietario di Villa Cacciarella all’Argentario, Villa Bengodi non è finita tra i beni congelati. 

La villa in stile liberty costruita alla fine dell’Ottocento, è stata acquistata nel dicembre 2019 da una società austriaca, la Weitried Gmbh, controllata da un trust del Liechtenstein il cui beneficiario ultimo, fino al 2017, risultava essere uno dei figli di Shuvalov. Al momento – come riporta Irpimedia, sito di informazione investigativa –  la proprietà del trust è sconosciuta. E la villa, che si trova a pochi passi dalla spiaggia, immersa nel verde, sarebbe utilizzata dalla famiglia di Shuvalov per le vacanze, mentre i terreni intorno sono stati acquistati da una società agricola che ha sede a Bolzano e che li sta utilizzando per produrre vino e olio. 

Il governo inglese, già all’inizio di marzo, ha congelato alcuni beni di Shuvalov, due appartamenti di lusso nel centro di Londra, per un valore stimato di 11 milioni di sterline. L’oligarca finito nel mirino dell’Unione europea, ha guidato la candidatura della Russia alla Coppa del Mondo del 2018.

 

 

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