GROSSETO. Quella di Gerardo Rosolia è una storia a lieto fine, di quelle belle da raccontare. I fatti risalgono a circa 5 mesi fa, ma solo ora si è deciso a raccontarla pubblicamente, ora che è tornato alla vita normale.
Gerardo, 60 anni, ex ispettore di polizia e ora titolare di un’impresa nell’e-commerce, il 17 maggio stava giocando a beach tennis, lo sport che pratica con passione, nella tensostruttura della Uisp in viale Europa. Un attimo ha in mano la racchetta, pochi secondi dopo cade esanime sulla sabbia.
Rendendosi immediatamente contro della gravità della situazione, i compagni chiamano aiuto. Arrivano subito l’istruttore Uisp Enrico Terenzi e altri due giocatori, Roberto Rosini e Simone Marruchi, che praticano il massaggio cardiaco e applicano il defibrillatore all’amico.
Gerardo si riprende, è salvo. Nel frattempo arriva l’ambulanza che lo porta in ospedale dove i medici fanno subito la diagnosi: infarto.
A distanza di quasi 5 mesi, Gerardo a breve tornerà in campo per giocare a beach tennis.
Gerardo: «È stato come spegnersi. Devo la mia vita a chi mi ha subito soccorso»
«Mi si è chiusa una coronaria mentre mi stavo allenando», racconta Gerardo, ignaro che potesse avere un simile problema, avendo sempre fatto le visite sportive necessarie. «È stato come spegnersi. La mia fortuna è stata quella di avere gli istruttori vicino. Mi hanno soccorso e in tre mi hanno fatto il massaggio cardiaco: al Beach Park della Uisp c’è un defibrillatore e così sono stato rianimato. Poi l’ambulanza mi ha portato al pronto soccorso.
Devo ringraziare gli istruttori, adeguatamente formati all’uso dei dispositivi che la Uisp ha nella sua struttura per fare sport in sicurezza. Se oggi sono qui è merito loro. E devo ringraziare anche la cardiologia e la medicina dell’ospedale Misericordia dove sono stato curato e seguito. Ancora non ho ripreso con il beach tennis – spiega Gerardo – ma solo con l’attività fisica. Sto facendo tutte le visite che stanno andando bene e spero di ripartire a dicembre».
Terenzi, il vigile del fuoco abituato a salvare le persone
L’istruttore Enrico Terenzi di professione fa il vigile del fuoco, quindi è abituato a salvare le persone. Ma questa esperienza è stata forte anche per lui: «È difficile aspettarsi qualcosa di simile quando ci divertiamo, ma purtroppo può capitare. Per fortuna siamo riusciti a salvare Gerardo: sono stati momenti concitati, nei quali è stata decisiva la nostra formazione. Ciò che abbiamo imparato serve a gestire l’emergenza e a utilizzare le apparecchiature fornite dalla Uisp. Abbiamo tenuto il fiato sospeso sperando che tutto andasse bene.
Lavorare con la divisa del vigile del fuoco in un intervento all’esterno, quando si è pronti, è diverso, ma dentro un campo di beach tennis non ci si aspetta. È successo a un amico ed è stato emotivamente molto forte», racconta Terenzi.
La Uisp tra i primi a installare un defibrillatore nel 2014. Ora ne ha 20
Negli anni la Uisp di Grosseto ha investito moltissimo sui defibrillatori. Ce ne sono una ventina, in giro per la Maremma, a disposizione del comitato e dei suoi istruttori. La rete non è stata costituita solo perché lo dice la legge, ma anche nella consapevolezza dell’importanza di questi investimenti.
«Nel 2014 abbiamo installato uno dei primi defibrillatori in provincia di Grosseto – ricorda il presidente Uisp, Sergio Perugini – all’esterno della nostra sede, ovviamente a disposizione di tutta la popolazione.
Abbiamo circa 20 Dae che vengono consegnati agli istruttori che fanno attività fuori dai centri sportivi, oggi fortunatamente tutti equipaggiati. Non meno importante è la formazione. Tutte le persone che operano per la Uisp devono obbligatoriamente partecipare ai corsi di formazione per essere in grado di intervenire, come è successo nel caso di Gerardo», conclude Perugini.

nasce dall’idea di Guido Fiorini e Francesca Gori
Notizie in tempo reale, turismo, economia, sport, enogastronomia, ambiente, informazione
MaremmaOggi il giornale on line della Maremma Toscana – #UniciComeLaMaremma