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Al salvataggio della fauna selvatica penserà l’Asl

L’associazione Sos animali ha interrotto il servizio di salvataggio animali a fine 2021, la Regione mette tutto nelle mani della Asl Centro
Piccolo scoiattolo nutrito dagli attivisti della Sos Animali
Piccolo scoiattolo nutrito dagli attivisti della Sos Animali
GROSSETO. Con il nuovo anno il salvataggio della fauna selvatica per quanto riguarda anche il territorio della provincia di Grosseto si affranca dalla convenzione Regione Toscana – associazione Sos animali e fa un passo verso la Asl centro.

Terminata la convenzione con Sos animali

La Sos animali di Grosseto, infatti, in convenzione con la Regione, si occupava del soccorso della fauna selvatica in difficoltà. Partendo dalla raccolta delle segnalazioni (ritrovamenti, incidenti stradali con animali selvatici coinvolti ecc…), passando all’intervento in loco con personale specializzato, per poi procedere con la cura e il trasferimento della fauna in zone protette, qualora non fosse stato possibile reimmetterla nel loro habitat.
Piccola lepre salvata dalla Sos Animali
Piccola lepre salvata dalla Sos Animali
Parliamo di molte specie: dagli scoiattoli ai ghiri, dai cinghiali ai caprioli, dai lupi ai falchi, dalle cinciallegre agli aironi, insomma tutta la fauna selvatica presente nella nostra zona, compresa quella avicola migratoria.
Gli interventi però negli ultimi anni erano tanti, troppi rispetto alle possibilità, si erano moltiplicati, e il costo per l’associazione era divenuto insostenibile, come conferma la presidente Fiora Branconi: «Nell’ultimo anno, per le province di Siena e Grosseto parliamo di circa 1.000 interventi ciascuna, e in quella di Arezzo, che avevamo preso in carico più di recente, eravamo arrivati a circa 800. Dopo una lunga riflessione, con una riunione del consiglio direttivo dell’associazione, il 20 novembre 2021 abbiamo scritto alla Regione una lettera con la quale confermavamo l’impossibilità di continuare a fornire il servizio, dando comunque disponibilità a portarlo avanti fino alla fine dell’anno, nonostante le numerose difficoltà, penso ci sarà difficile pagare anche tutti i veterinari che hanno collaborato con noi».
I soldi che la Regione erogava all’associazione a quanto pare erano sempre meno: i circa 70.000 euro annui versati per ogni territorio provinciale coperto dall’associazione finivano presto. I fondi, oltre al salvataggio (operazioni veterinarie comprese) erano destinati anche in parte al centro CRASM di Semproniano, che alla ricezione degli animali salvati si occupava di sfamarli e tutelarli. «La chiusura del servizio purtroppo è stata inevitabile e ci dispiace molto – racconta Fiora – soprattutto perché riuscivamo a garantire un servizio capillare e il personale specializzato coinvolto era molto, tante professionalità credo andranno disperse adesso. Spiace anche che mentre con alcuni Comuni eravamo riusciti ad attivare alcune piccole convenzioni, con altri non siamo andati oltre alle promesse ricevute, ricevendo solo scuse di sorta».
Una poiana rimasta intrappolata nel filo spinato e salvata dagli attivisti della Sos animali
Una poiana rimasta intrappolata nel filo spinato e salvata dagli attivisti della Sos animali

Servizio accentrato

Mancando la disponibilità della Sos animali, la convenzione viene meno, e si fa spazio ad un maggior intervento diretto della Regione.
A seguito della delibera del 20 dicembre 2021 infatti la Regione intende strutturare su tutto il suo territorio un nuovo modello organizzativo, in coerenza a quello sperimentato dalla Asl Centro che si occupa direttamente del salvataggio della fauna selvatica nel fiorentino.
Vengono affidate così alla Asl Centro le attività di soccorso della fauna selvatica in difficoltà, mediante coordinamento, anche nei territori di competenza delle Asl Nord Ovest e Sud Est. Territori sui quali, per il periodo sufficiente ad assicurare l’avvio del nuovo modello operativo, l’Asl centro potrà stipulare delle convenzioni temporanee per il recupero della fauna. Per la provincia di Grosseto la convenzione interessa la Wildlife Conservation Srl Benefit, la stessa che si occupa direttamente del CRASM di Semproniano.
Uno dei ricci salvati dalla Sos animali
Uno dei ricci salvati dalla Sos animali

La tutela degli animali selvatici in difficoltà quindi passa da una convenzione con una organizzazione purtroppo impossibilitata a sopravviverci, ad un controllo diretto regionale. Rendendo così il processo più omogeneo con le altre zone toscane, prendendo spunto dai positivi risultati riscossi dall’AslCentro, con l’intento di replicarli anche sulla nostra provincia in maniera ottimale.

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