GROSSETO. Musica latina dal ritmo inconfondibile e movimentato, un sogno di 4 ragazzi e un progetto da realizzare: questo è Maremma Latina e il suo evento “Noche Latina“, dedicato a tutti gli amanti dei balli latino americani.
Tutto nasce da un gruppo Whatsapp, creato da alcuni appassionati di bachata, salsa e merenghe.
Giovanni Desiderio, Luisa Novello, Silvia Chelini e Simone Bacci hanno deciso di aprire una chat. «Abbiamo aperto un gruppo dove ci scrivevamo in che locale fosse la serata dedicati al latino americani – dice Simone – Solitamente questi eventi sono organizzati dalle diverse scuole di ballo e gli alunni tendono a seguire i propri maestri. Noi vogliamo cambiare proprio questa visione, perché quello che ci unisce tutti è che siamo appassionati di questo mondo»
Il 26 maggio c’è la “Noche latina”
I ragazzi in circa un anno hanno iniziato ad invitare sempre più persone dentro il gruppo di Whatsapp, dove si scambiano le informazioni sulle serate in provincia. «Abbiamo iniziato quasi per gioco, era una cosa fra di noi, poi sempre più gente ha iniziato ad entrarci a darci seguito – dice Simone – E un grazie speciale va a Martina Cocuzza, che ci sta aiutando tanto nell’organizzazione di questo evento».
«Tutto questo ci ha portato ad organizzare una nostra serata, che si chiama “Noche latina“, il 26 maggio – continua – dove saranno presenti 4 dj diversi: Teo D’oro dj, Michele Capecchi dj, Fonzi dj e Valter dj. Tutti appartenenti a scuole di ballo grossetane diverse».
L’obiettivo dei ragazzi era creare un evento per unire tutte le scuole di Grosseto. «Volevamo riunire tutti insieme gli appassionati dei balli latino americani e crediamo di avercela fatta – dice Simone – Durante la serata, che si tiene all’Eden alle 22, inoltre sarà possibile portare le proprie esibizioni».
“Maremma latina”
Maremma latina nasce da 4 amici e scambiandosi informazioni sulle varie serate hanno iniziato a fare pubblicità ai locali, che ospitavano eventi basati sulla musica latina. «Con li tempo le persone hanno iniziato a seguirci e per finanziarci abbiamo iniziato a fare i nostri gadget – dice Simone – Abbiamo creato diversi modelli di magliette e accendini con il nostro logo».
«Un giorno ci piacerebbe essere conosciuti e portare questo format sempre in più locali – conclude – e speriamo di far capire a tutti che, nonostante le scuole diverse, possiamo condividere la stessa sala da ballo».
