GROSSETO – La stagione dei saldi estivi 2025 si chiude con segnali di preoccupazione per il commercio locale. I dati Istat di luglio evidenziano un calo complessivo delle vendite pari al -0,3%, con il settore alimentare particolarmente colpito, sceso dello 0,9%.
Inflazione e aumento dei prezzi: i motivi del calo
Secondo Marco Di Giacopo, coordinatore di Assoterziario, «il calo delle vendite è riconducibile alla spirale inflazionistica, che penalizza soprattutto i centri periferici come Grosseto. L’aumento dei prezzi dei generi alimentari, in particolare della carne, spiega il calo significativo nel settore alimentare». I motivi, quindi, sono i seguenti:
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Inflazione certificata dall’Istat: +3,5%
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Redditi stagnanti e prezzi in aumento
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Consumatori costretti a limitare la spesa quotidiana
Beni non alimentari: luci e ombre
Anche il comparto dei beni non alimentari non è immune dalla crisi:
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Vendite complessive: -0,1%
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Abbigliamento: +1,9%
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Calzature: -0,1%
Come spiega Riccardo Colasanti, presidente di Assoterziario Confesercenti Grosseto, «le sneakers sono diventate comuni tra tutte le fasce d’età, a fronte di un prezzo inferiore, riducendo la domanda di calzature classiche made in Italy. Tuttavia, il turismo a Grosseto continua a sostenere il prodotto locale, confermando un bilancio di ombre e luci per il settore».
La posizione di Confesercenti e le prospettive
Gli esperti di Confesercenti sottolineano la necessità di politiche di sostegno al reddito, come la detassazione della tredicesima, per invertire la tendenza negativa e contrastare l’espansione di discount e grandi strutture del food.





