GROSSETO. Prima è arrivata la sentenza della Corte dei conti, che aveva condannato l’ex poliziotta, ora in pensione, a risarcire il Ministero dell’Interno per un importo di 129.000 euro, oggi è arrivata invece la condanna del tribunale di Grosseto.
L’ex sovrintendente della polizia stradale, difesa dall’avvocato Massimiliano Arcioni, è stata condannata a due anni e cinque mesi per il reato di peculato, mentre è stata assolta per il reato di falso: la donna infatti era stata accusata di aver strappato un foglio da un registro contabile. Fatto, questo, che però non è mai avvenuto.
Giudicata con il rito abbreviato, il sostituto procuratore Salvatore Ferraro aveva chiesto una condanna a 5 anni e 8 mesi.
La donna era stata accusata di essersi impossessata degli introiti derivanti da 174 operazioni di cassa relative alle contravvenzioni che gestiva all’Ufficio verbali. Ammanchi che sarebbero avvenuti nel biennio 2017-2019.
Il giudice per l’udienza preliminare Marco Mezzaluna ha riconosciuto il vizio parziale di mente: la donna infatti, è affetta da ludopatia, otre alle attenuanti generiche. La motivazione della sentenza sarà depositata alla fine di gennaio.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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