Riuso, rigenerazione, sostenibilità: ecco l'economia per i giovani | MaremmaOggi Skip to content

Riuso, rigenerazione, sostenibilità: ecco l’economia per i giovani

Le buone pratiche per vivere all’insegna della sostenibilità secondo Confconsumatori: un incontro con gli studenti per ragionare sull’economia circolare
Un momento dell’incontro

GROSSETO. L’economia circolare e i consumatori del futuro. Confconsumatori ha dedicato una giornata con gli studenti, le autorità e gli esperti per parlare del futuro e il progetto Less.

Cos’è il progetto Less

Il progetto Less (Learn sustainable circular economy strategies), appunto l’economia circolare, è finanziato dalla direzione generale Terzo settore e responsabilità sociale imprese del ministero del Lavoro e delle politiche sociali.

Nella sede della Pro loco di piazza del Popolo invitati gli studenti dell’Istituto Fossombroni (con tre classi terze) e dell’Istituto Manetti-Porciatti (una classe terza e una classe quinta), con il presidente nazionale di Confconsumatori Marco Festelli, della Pro Loco Morena Bigiarini, il vicesindaco di Grosseto Bruno Ceccherini, e gli assessori all’urbanistica Fabrizio Rossi e quella all’ambiente Erika Vanelli, oltre al responsabile Ispra, centro nazionale coste Giordano Giorgi e la vicepresidente vicaria di Confconsumatori Toscana Francesca Galloni.

Un momento della conferenza

Festelli: «I consumatori giovani cruciali per il nostro futuro»

«I più giovani sono già consumatori a pieno titolo, perché compiono consapevolmente tutti i giorni atti di consumo e acquisto di beni – ha detto Marco Festelli – e il loro ruolo è destinato a diventare cruciale nel nostro futuro, per questo è importante coinvolgerli parlando di economia circolare, crescita e sostenibilità ambientale, economica e consumeristica. Ringraziamo il comune di Grosseto che ha sostenuto questa iniziativa e la Pro Loco. Vogliamo parlare di cose semplici e concrete, vicine alla nostra quotidianità: è importante farle conoscere per evitare quanto possibile comportamenti scorretti. L’economia circolare dev’essere vicina alle persone, palpabile e tracciabile». 

«L’economia circolare – ha detto Rossi – è sicuramente un progetto centrale e attuale dell’agenda politica non solo dell’Amministrazione comunale ma anche del Governo nazionale. Grosseto sta facendo sforzi importanti all’insegna dell’innovazione, della partecipazione, della responsabilità e dello sviluppo sostenibile. Per questo la partecipazione dei ragazzi a questa iniziativa non è solo simbolica ma rappresenta la speranza e l’investimento per il futuro: è importante proporre modelli ispirati al riuso, alla rigenerazione, alla sostenibilità. Ricordo che la pianificazione urbanistica di Grosseto non ha mai consumato suolo: per noi maremmani è una vocazione e l’abbiamo sempre messa in pratica con un’alleanza tra istituzioni e cittadini, secondo un modello dinamico, concordato e partecipato. Il progetto Less è un esempio perfetto di questa strategia». 

La platea alla conferenza sull’economia circolare

«L’educazione ambientale non è solo un progetto da realizzare ma un modo con cui guardare il mondo, capirne le sfide e decidere da che parte stare – ha detto Vanelli – e per questo è fondamentale che ognuno di noi abbia gli strumenti per comprendere e agire. Che cosa fa l’ufficio ambiente ogni giorno? Innanzitutto la raccolta differenziata: siamo partiti dal 36% del 2018 e ora siamo quasi al 70%. Differenziare bene è importante per poi rivendere al meglio gli scarti, rimettendo così nel ciclo produttivo le materie prime seconde, anziché buttare tutto in discarica. Seguiamo i principi cardine dell’economia circolare, la regola delle 4 “erre”: riduzione, riutilizzo, riciclo, recupero. Ad esempio, con dieci flaconi di plastica si ricrea una sedia. Inoltre abbiamo un progetto, “River cleaner”, che prevede l’installazione di un macchinario nella foce del canale San Rocco, a Marina di Grosseto, che consentirà di intercettare tutti i detriti in arrivo dai fiumi che si immettono in mare. E poi abbiamo il progetto eco-attivi, per premiare i cittadini virtuosi, gli eco-compattatori, gli ispettori ed educatori ambientali, le attività didattiche educative nelle scuole, la pulizia nelle spiagge. Insomma, da ogni azione ciascuno di noi può fare un po’ di storia in più». 

«Produrre – ha detto Giorgi – significa consumare risorse primarie. La produzione della plastica comporta il consumo di una piccola quantità di petrolio, ma il problema in questo caso è un altro: le conseguenze provocate dalle microplastiche che finiscono nei pesci che anche noi mangiamo, con il rischio di insorgenza di patologie metaboliche per la presenza di batteri. Ecco perché queste microplastiche vanno recuperate e non lasciate in mare». 

«Confconsumatori partecipa al progetto Less – ha detto Galloni – con l’attività di sette sportelli dell’associazione in tutta Italia: la sede di Grosseto si occupa in particolare di informare i cittadini sul corretto smaltimento dei rifiuti di plastica e sul contrasto all’inquinamento.

 

 

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