GROSSETO. Dopo mesi di attesa e lavori di riqualificazione, la piscina comunale Finetti di via Lago di Varano torna a disposizione degli sportivi e delle scuole grossetane.

È terminato infatti il primo stralcio del progetto approvato lo scorso luglio, che segna un passo importante verso il rilancio dell’impianto.
Cosa è stato fatto nel primo stralcio
Gli interventi hanno interessato soprattutto gli spazi di servizio. Sono stati rifatti completamente gli spogliatoi, dagli impianti idraulici agli infissi, passando per le nuove pavimentazioni.
Sul bordo vasca è stata posata una nuova superficie e sono state installate le pompe di calore, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica e permettere anche il riscaldamento dell’acqua.

Grazie a queste opere la piscina ha ottenuto un’agibilità parziale, sufficiente però per consentire il regolare svolgimento delle attività sportive e didattiche.
Un investimento da oltre 3 milioni e mezzo
L’intervento fa parte di un project financing che prevede un investimento complessivo di 3 milioni e 650mila euro. La gestione è stata affidata per trent’anni all’associazione temporanea di imprese Olimpic Nuoto Napoli e Riesco srl.
Il progetto è suddiviso in più fasi e quello appena concluso rappresenta il primo tassello di una riqualificazione complessiva.
Cosa prevede il secondo stralcio
Il futuro della Finetti guarda già avanti. Il secondo stralcio dei lavori comprenderà nuovi interventi di riqualificazione, ma soprattutto la costruzione della piscina olimpionica da 50 metri.
Un’infrastruttura attesa da tempo, che permetterà a Grosseto di avere un impianto di livello nazionale, capace di ospitare manifestazioni e diventare punto di riferimento per lo sport cittadino.
Un percorso iniziato mesi fa
Già nei mesi scorsi avevamo raccontato dei disagi legati alla chiusura della piscina e delle aspettative di società sportive, famiglie e studenti. Le lamentele per gli spostamenti obbligati in altre strutture erano state numerose.
La riapertura, seppur con agibilità parziale, rappresenta dunque una risposta concreta a un bisogno reale della città e un segnale che i lavori stanno procedendo secondo programma.




