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Rapina l’ex mentre è in vacanza, condannato

L’uomo aveva sfondato la porta della casa dove la donna era in villeggiatura con i figli e dopo averla minacciata di morte le aveva preso 100 euro dalla borsa
L'aula dell'assise del tribunale di Grosseto
Il tribunale di Grosseto

FOLLONICA. Non stavano più insieme ma le liti tra i due erano continue. O almeno così aveva raccontato la donna il 12 luglio 2023, quando aveva chiesto l’intervento dei carabinieri dopo che il suo ex, un ragazzo senegalese di 29 anni, aveva sfondato la porta della casa che la giovane aveva preso in affitto per le vacanze a Follonica. 

Era entrato dentro, l’aveva minacciata di morte. Poi aveva spaccato il tablet e le aveva portato via 100 euro che lei aveva in borsa. Tutto di fronte ai due figli piccoli. 

Rinviato a giudizio per violenza privata, violazione di domicilio e rapina, il ragazzo, difeso dall’avvocato Alessandro Benelli di Firenze, è stato processato. La sua ex, sentita dal giudice Sergio Compagnucci, ha in parte ritrattato il drammatico racconto che aveva fatto la scorsa estate ai carabinieri. Cercando così di alleggerire la posizione del ragazzo

Minacciata di morte e rapinata

Prosciolto per i reati di violenza privata e violazione di domicilio proprio perché la donna ha ritirato la querela presentata nei suoi confronti, il processo, celebrato con il rito abbreviato, è proseguito per quello di rapina

Il ventinovenne si era presentato una prima volta a Follonica, dove la giovane era in vacanza con i loro figli, alle 6.30 del mattino. Aveva cominciato a suonare il campanello con insistenza e aveva cominciato a chiamare uno dei suoi figli. Aveva assunto stupefacenti. Per questo lei aveva preso i suoi figli, impaurita, e se n’era andata, chiamando i carabinieri di Castelfiorentino. 

Il ragazzo infatti, era sottoposto a una misura cautelare e non si sarebbe dovuto trovare a Follonica. All’ora di pranzo, però, lui aveva cominciato di nuovo a urlare e dopo aver sfondato la porta d’ingresso era entrato in casa. «Ti ammazzo – l’aveva minacciata – dimmi tutta la verità sulla macchina e sulla casa, io spacco tutto qui, te non mi conosci». 

Le era arrivato a pochi centimetri dal viso, mentre lei teneva in collo il loro figlio più piccolo, di appena un anno. Il bambino si era messo a piangere. Il ventinovenne, in preda alla furia cieca, aveva spaccato il tablet della donna, dopo averle strappato di mano il cellulare per non farle chiamare i carabinieri. Poi aveva aperto il borsello di lei e aveva preso 100 euro, che diceva essere state sue. 

La ragazza al giudice: «Non provo alcun risentimento»

La ragazza, interrogata dal giudice, ha cercato di minimizzare. Al giudice Compagnucci ha spiegato che sì, quel giorno il suo ex aveva tenuto un comportamento scellerato, ma che comunque ora voleva aiutarlo

Ed anche che nei suoi confronti, non nutriva alcun risentimento. 

Il pm Salvatore Ferraro aveva chiesto una condanna a un anno e 10 mesi di reclusione e il pagamento di una multa di 623 euro, oltre ovviamente alla sentenza di non doversi procedere per i reati per i quali era stata ritirata la querela. Il giudice ha condannato il ventinovenne a un anno, nove mesi e 10 giorni e mille euro di multa con la sospensione condizionale della pena e la non menzione. 

Autore

  • Francesca Gori

    Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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