Lupi vicini alla fattoria, il WWF: «Siamo in un parco» | MaremmaOggi Skip to content

Lupi vicini alla fattoria, il WWF: «Siamo in un parco»

Il racconto dell’incontro ravvicinato tra lupo e Antonella Vivarelli Colonna ha suscitato la risposta del Wwf: tante divergenze, ma forse su un punto però concordano
Alcune foto dell’avvistamento di lupi da parte di Antonella Vivarelli Colonna

GROSSETO. La risposta del Wwf non si è fatta attendere. Antonella Vivarelli Colonna aveva lamentato i disagi derivati da lupi e canidi presso la Fattoria del Collecchio e nelle zone circostanti, tornando a parlare così anche delle predazioni, una questione che è ormai un problema annoso per il territorio non solo nella zona dove si trova la sua proprietà.

Il Wwf della provincia di Grosseto risponde (la mattina stessa del sabato 5 febbraio) al racconto della donna, con un post sulla propria pagina Facebook dal titolo: “La poca conoscenza ed i falsi miti continuano a non aiutarci”.

Così inizia la risposta: «Ci vediamo costretti questa mattina, a commentare l’articolo appena uscito nel quale la signora Vivarelli Colonna, proprietaria della fattoria il Collecchio dice di non essere più “padrona” di uscire per una passeggiata per paura dei lupi che ha più volte incontrato».
Da qui, inizia il breve elenco puntato del Wwf che intende precisare:
  • «Ricordiamo per chi legge che la fattoria in questione è dentro il parco naturale della Maremma per cui se il lupo non può sentirsi a casa neanche lì, la signora Vivarelli Colonna farebbe bene a dirci che lo vorrebbe estinto per non recarle più disturbo».
  • «Nell’articolo torna un grande “evergreen”, quello del dire che cinghiali e daini sono quasi finiti e adesso toccherà alle pecore (per fortuna stavolta non è stato detto che “tocca a noi”). Intanto vogliamo tranquillizzare tutti dicendo che la popolazione di ungulati sta benissimo (sperando che la peste suina non arrivi da noi altrimenti i cinghiali staranno molto meno bene) e che se non si vedono più pascolare in giro è perché fanno quello che devono fare da milioni di anni per sopravvivere…. E cioè si nascondono dai predatori. Perché il pascolare” liberi” di questi animali ha distrutto interi ecosistemi. L’imbrancamento invece e lo spostarsi in massa fa sì che dove non ci sono cinghiali e daini la natura respiri e torni a procreare, cosa che non può fare se gli animali sono contemporaneamente dappertutto (la riserva della Feniglia ne è un esempio eclatante)».
  • «I lupi sono astuti ed i bovari “fessi”. Se il cane da guardiania non si cura del lupo o sembra quasi non essersi accorto della sua presenza, molto probabilmente è perché il cane giudica il lupo in posizione non pericolosa per il gregge. Questo risulta evidente per esempio nel bellissimo volume “Custodi Erranti“scritto da Matteo Luciani Photography . I nostri fedeli lavoratori a 4 zampe sono tutto tranne che “fessi” e sanno bene quando farsi sentire senza lanciarsi in inutili e pericolosi inseguimenti».
  • «il numero whatsapp creato dalla task Force della Regione continua non solo a non dare risposte ma ad essere parte del problema».

«Tirando le somme – conclude il Wwf di Grosseto – Il problema non sono gli ambientalisti, i lupi o chissà che cosa. Se non si padroneggiano certi argomenti, è difficile capirli fino in fondo ed è invece facile cadere in errore o diffondere un messaggio privo di fondamenta. I ricercatori fanno una cosa che dovremo fare tutti: continuare a cercare ed imparare».

La risposta del Wwf, riportata qui puntualmente, è una replica che forse concorda con le parole di Antonella Vivarelli Colonna solo sull’ultimo punto, ovvero sulla funzione del numero della task force della Regione Toscana. Sul resto le divergenze sembrano evidenti.

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