Provincia di Grosseto, vince il Centrodestra. Ma la Lega è fuori | MaremmaOggi Skip to content

Provincia di Grosseto, vince il Centrodestra. Ma la Lega è fuori

Finisce 6-4 per il Centrodestra il rinnovo del consiglio provinciale. Passa il consigliere dei fuoriusciti dalla Lega. Fratelli d’Italia chiede le dimissioni di Limatola
A sinistra Fabrizio Rossi e Luca Agresti festeggiano, a destra Alfiero Pieraccini "bacia" Andrea Vasellini
A sinistra Fabrizio Rossi e Luca Agresti festeggiano, a destra Alfiero Pieraccini bacia Andrea Vasellini

GROSSETO. Finisce 6 a 4 per il Centrodestra il voto in Provincia per il rinnovo dei dieci consiglieri provinciali. Con il complesso meccanismo dei voti ponderati finisce 58950 a 38677. Sei consiglieri vanno quindi alla lista di Centrodestra “Per la nostra Provincia” e 4 a quella di Centrosinistra La “Provincia in comune”.

È bene chiarire che sul piano pratico il cambio di maggioranza in palazzo Aldobrandeschi ha pochi effetti, essendo elezioni diverse da quelle del presidente, non essendoci fiducia o sfiducia nei suoi confronti e con lo stesso che ha la facoltà di far passare gli atti con i decreti presidenziali. La legge Del Rio, forse una delle peggiori mai varate, prevede così.

Peraltro gli atti più importanti, dal Ptc al Piano di protezione civile sono già stati approvati, rimane solo il bilancio al vaglio del consiglio.

Detto questo, il voto ha comunque un peso sugli equilibri politici nelle varie zone della Maremma. E a Grosseto in particolare.

Spicca l’esclusione di Walter Capitani, candidato della Lega, fuori per 200 voti (ponderati), mentre passa Alfiero Pieraccini, candidato dal Nuovo Orizzonte Civico, in sostanza i fuorusciti dalla Lega stessa, al quale sono andati, fra gli altri, i voti di Italia Viva e di Andrea Vasellini.

Alfiero Pieraccini con Angela Amante
Alfiero Pieraccini con Angela Amante

E c’è anche un piccolo giallo. Nella penultima urna, quella dei Comuni da 10001 a 30000 abitanti (Follonica, Orbetello, Argentario) ci sono state una scheda bianca e una scheda con il voto per il Centrodestra, ma senza il nome del candidato. Voti che valevano 442 voti ponderati ciascuno e che avrebbero potuto cambiare alcuni equilibri.

Va detto che il voto, a 3 mesi dalle elezioni amministrative in molti Comuni, fra i quali il pesante Comune di Follonica, rischia di essere già in estate non corrispondente ai nuovi assetti.

Spicca il distacco totale della gente da questo voto.

In sostanza dentro alla sala Pegaso c’erano un centinaio di persone, probabilmente le uniche in Maremma a cui interessava davvero questo risultato. All’esterno una piazza Dante deserta, simbolo di un disinteresse crescente per una politica lontana dal mondo reale.

Si vede nel voto che coinvolge i cittadini, figuriamoci in un voto di secondo livello con appena 372 persone chiamate ad esprimersi, cioè i consiglieri ed i sindaci dei 28 Comuni maremmani.

Il meccanismo di voto

Il meccanismo del voto ponderato è complesso. I Comuni sono divisi in fasce. In Maremma ci sono 5 fasce e ogni fascia ha un peso diverso, in sostanza ogni singolo voto viene moltiplicato per un coefficiente, chiamato indice di ponderazione:

  • fascia A – fino a 3000 abitanti – 119 votanti – Indice di ponderazione 73 (ogni voto corrisponde a 73 voti ponderati)
  • fascia B – da 3001 a 5000 abitanti – 104 votanti – Indice di ponderazione 143
  • fascia C – da 5001 a 10000 abitanti – 65 votanti – Indice di ponderazione 289
  • fascia D – da 10001 a 30000 abitanti – 51 votanti – Indice di ponderazione 442
  • fascia E – da 30001 a 100000 abitanti – 33 votanti – Indice di ponderazione 1060

È evidente che Grosseto (fascia E), Orbetello, Follonica e Monte Argentario (fascia D) decidono le elezioni provinciali.

I dieci eletti in Provincia

Per la nostra Provincia (Centrodestra)

  • Amedeo Gabbrielli – 9377
  • Alfiero Pieraccini – 8493
  • Angelo Pettrone  – 7872
  • Michele Vaiani – 7560
  • Guendalina Amati – 7290
  • Danilo Baietti – 6858
  • Primo non eletto Walter Capitani – 6626

La Provincia in comune (Centrosinistra)

  • Ciro Cirillo – 8996
  • Gianni Chelini – 7089
  • Valentino Bisconti – 6500
  • Monica Fanciulli – 6082
  • Prima non eletta Francesca Mondei – 5452

Fratelli d’Italia: «Limatola si dimetta»

Subito Fratelli d’Italia chiede le dimissioni del presidente Francesco Limatola.

Così Fabrizio Rossi e Luca Minucci. «È un risultato storico, quello ottenuto oggi da Fratelli d’Italia in provincia di Grosseto, che elegge in consiglio provinciale, con quasi 55 mila voti ponderati di tutto il centrodestra, tre consiglieri: Guendalina Amati, Danilo Baietti e Michele Vaiani, su sei che sono toccati al centrodestra».

«Netta la sconfitta del Partito democratico e della sinistra maremmana ai quali vanno solamente quattro consiglieri sui dieci totali è poco più di 38 mila voti ponderati».

«Adesso, dopo questo storico cappotto, – proseguono Rossi e Minucci – il presidente Limatola, attuale sindaco di Roccastrada, espressione del Pd, è in minoranza. Quindi, anche se l’attuale normativa della famigerata legge Del Rio permette ancora a Limatola di sedere sulla ben pagata poltrona di presidente della Provincia, lo stesso, non avendo più una maggioranza che lo sostiene, ha il dovere etico e morale di rassegnare immediatamente le dimissioni».

«Se così non accadesse, e se Limatola mostrasse l’intenzione di restare sulla comoda poltrona a rappresentare la presidenza della Provincia nonostante la sonora sconfitta subita dalla sua maggioranza, allora il quadro del perché di tale attaccamento alla quella poltrona sarebbe molto ben chiaro a tutti. Un attaccamento quasi viscerale e di tutt’altra natura, che poco o nulla avrebbe a che fare con la politica».

«Fratelli d’Italia, assieme a tutto il centrodestra unito e coeso, con questo risultato messo ha segno in provincia di Grosseto, ha dimostrato ancora una volta che uniti si vince, proponendosi come forza leale, coerente e trainante per tutto il centrodestra maremmano».

Il Centrodestra festeggia dopo lo spoglio
Il Centrodestra festeggia dopo lo spoglio

 

Autore

  • Guido Fiorini

    Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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