Predazioni: gli allevatori chiedono lo stato d'emergenza | MaremmaOggi Skip to content

Predazioni: gli allevatori chiedono lo stato d’emergenza

Coro unanime delle associazioni al tavolo in prefettura. Saba: «La Regione ha fatto il possibile. La palla passi al governo, aspettiamo risposte»
Due pecore uccise dal lupo, trasportate da un trattore
Due pecore uccise dal lupo, trasportate da un trattore

GROSSETO. «Chiediamo lo stato di emergenza per quanto riguarda le predazioni, subito il contenimento degli ibridi. Solo successivamente si potrà parlare di convivenza con il lupo». Questa la richiesta emersa dalle associazioni del mondo agricolo (Confagricoltura, Cia e Coldiretti) al tavolo sulla predazione che si è riunito in prefettura.

Al tavolo erano presenti anche Asl, Ispra, Regione e carabinieri forestali.

La nota diffusa da Confagrocoltura Grosseto, sottolinea come l’incontro abbia analizzato quanto fatto in passato. «Siamo soddisfatti dell’incontro e ringraziamo la prefetta per la sua disponibilità – ha commentato la responsabile del settore ovicaprino di Confagricoltura Grosseto e nazionale, Angela Saba – La Regione Toscana, a fronte di 766 domande per l’indennizzo da danni diretti, ha chiesto la modifica alla programmazione rurale per ristorare gli allevatori ma anche i fondi che servono per la gestione dei pascoli e dei cani da guardiania, il progetto per i collari da mettere alla pecore per disturbare i predatori, l’uso dei telerilevamenti, i ferormoni il tutto per aiutare le aziende più colpite dal fenomeno della predazione».

«Sempre la Regione – prosegue Saba – ha messo in campo ulteriori 100mila euro per far fronte ai danni diretti e richiederà a livello nazionale l’impiego di una tassa governativa pagata dai cacciatori da destinare al danno indiretto, tuttora escluso dai ristori».

Predazioni da lupo: la Regione non basta

Saba spiega ancora che il lupo si sta progressivamente adeguando alla presenza dell’uomo e come segnalato dalla Asl Tse, sta cambiando il modus operandi degli attacchi, agendo anche di giorno. Per questo è necessario comprendere i suoi comportamenti e studiare una strategia efficace.

Anche per questo è stato già fissato, a dopo le festività, un ulteriore tavolo dove fare il punto della situazione. «Come associazione – puntualizza la responsabile di Confagricoltura – chiediamo di intervenire, quantomeno per tamponare lo stato di emergenza e poi successivamente si potrà parlare di convivenza, se possibile, grazie a tutto quello che è stato messo in campo dalla Regione e dalle direttive, tra cui quella Habitat, capace di fornire i mezzi per muoversi».

la conseguenza delle predazioni è la chiusura delle aziende o la loro riconversione. «Purtroppo il latte ovino scarseggia e con quindi sono a rischio anche le nostre Dop  dice Saba – Per questa ragione mi preme ringraziare la prefetta per la disponibilità e per essersi presa a cuore questa situazione. Adesso la palla passi al governo – conclude – perché la Regione quello che poteva fare l’ha fatto».

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