Picchia e rapina l'ex compagna, tatuatore in carcere Skip to content

Picchia e rapina l’ex compagna, tatuatore in carcere

Quarantenne arrestato dalla polizia: la donna si era decisa a denunciarlo ma non ha fatto in tempo. Per mesi l’avrebbe maltrattata davanti al figlio piccolo
Il carcere di via Saffi a Grosseto
Il carcere di via Saffi a Grosseto

GROSSETO. Si era decisa a denunciarlo. E lo avrebbe fatto di lì a poche ore. Ma martedì 7 marzo, la situazione è precipitata: lui si è presentato a casa della sua ex compagna, poco lontano dal centro. L’ha picchiata, per l’ennesima volta, ha preso il seggiolone del suo bambino e lo ha gettato in un campo. Poi le ha portato via i telefoni cellulari, per evitare che desse l’allarme. 

La donna però, una trentenne, è riuscita a chiamare la polizia: il 42enne, che lavora come tatuatore, è stato arrestato e ora è rinchiuso nel carcere di via Saffi. È accusato di maltrattamenti e rapina. Di lui non possiamo pubblicare il nome per tutelare l’identità della donna, vittima di violenza. 

Maltrattata davanti al figlio piccolo

Lo avrebbe denunciato oggi, mercoledì 8 marzo, giornata dedicata alle donne. Questa data non l’aveva scelta: a farlo, l’avrebbe spinta lui, in una escalation di violenza, maltrattamenti e persecuzioni che andavano avanti ormai da mesi. All’inizio dell’anno la donna si era convinta a lasciarlo, dopo l’ennesima minaccia. «Ti sfregio con l’acido», le aveva scritto in un messaggio, dopo averle anche fatto perdere il lavoro. 

La trentenne, esasperata dai continui maltrattamenti, anche di fronte al suo figlio, un bambino ancora piccolo, assistita dall’avvocata Sabrina Pollini, aveva deciso di mettere la parola fine a questi comportamenti. Non ha fatto in tempo a sporgere denuncia. 

Oggi non ha potuto celebrare la giornata della donna. Ha dovuto rivivere, raccontandolo agli agenti della questura, tutto il dolore sofferto in questi mesi. Era ancora sotto choc, quando ha raccontato ai poliziotti tutto quello che aveva dovuto subire. 

Il quarantenne invece è in carcere: venerdì 10 marzo sarà interrogato dal giudice durante l’udienza di convalida dell’arresto. 

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