GROSSETO. In prefettura è stato fatto, in una riunione che si è tenuta questa mattina, giovedì 3 luglio, alla presenza dei rappresentanti dei Comuni e delle varie declinazioni delle forze dell’ordine che operano sul territorio, il punto sulla sicurezza in strada per i due mesi più caldi, in tutti i sensi, dell’estate.
Un piano complessivo, che prevede una massiccia presenza di pattuglie sul territorio e che prevede controlli di vario tipo.
È chiaro che il tema-autovelox è stato centrale. Anche se la prefettura, che pure coordina le presenze settimanali sulle strade, demandando la calendarizzazione e i controlli alla polizia stradale, non può fare atti ufficiali nei quali “vieta” l’uso delle macchinette.
La materia è regolata dal Codice della strada e da una serie di sentenze, una più chiara dell’altra, che dicono che, al momento, in Italia, nessun autovelox è regolare. Nessun autovelox è omologato e, come tale, può essere usato per fare le multe.
Poi, i singoli Enti, fanno ciò che vogliono anche se, va detto, già in alcune zone d’Italia, è intervenuta la magistratura, sequestrando i dispositivi.
Perché è quantomeno curioso che per far rispettare la legalità, quindi i limiti di velocità, si scelga coscientemente, perché le sentenze ormai le conoscono tutti, di violare altre norme, facendo qualcosa di illegale. Ed è grave che, coscientemente, lo facciano Enti pubblici o esponenti delle forze dell’ordine.
Eppure, in Maremma, al momento solo Follonica e Capalbio hanno deciso di sospendere l’uso degli autovelox. Mentre continuano a piazzarli in strada Grosseto, Orbetello, Campagnatico e la polizia provinciale.
Più etilometri e controllo delle assicurazioni
Nella riunione di questa mattina sono stati ipotizzati altri sistemi di controllo, che pure servirebbero al rispetto della legalità, a partire dagli etilometri, che saranno comunque intensificati e ai radar che leggono le targhe e, incrociandole con il Pra, verificano che le auto siano correttamente assicurate.
Misure condivise da tutti, sia chiaro, ma per qualcuno c’è un problema: non sono redditizie. Non portano soldi alle disastrate casse dei Comuni. Ecco che qualcuno gli autovelox continua a metterli, anche se illegali.
Poi saranno gli automobilisti a fare ricorso al giudice di pace. E chi mette gli autovelox conta sul fatto che non tutti hanno voglia e tempo di farlo.
Sempre che qualcuno non scelga di andare oltre. In alcuni casi, in altre zone d’Italia, ci sono già casi di sindaci denunciati per truffa.
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Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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