Pescano a strascico fra Rocchette e Castiglione, multa salata e sequestro Skip to content

Pescano a strascico fra Rocchette e Castiglione, multa salata e sequestro

Il peschereccio di Castiglione aveva anche la rete a maglia troppo stretta. Costretto a tornare in porto, multato e rete sequestrata
Il peschereccio fermato dalla guardia costiera e la rete sequestrata
Il peschereccio fermato dalla guardia costiera e la rete sequestrata

CASTIGLIONE DELLA PESCAIA. Stavano pescando a strascico fra Rocchette e Castiglione, senza Gps, troppo vicini alla costa e con reti a maglia troppo stretta: sono stati multati e il pesce è stato sequestrato.

Nella notte fra martedì e mercoledì, è stata portata a termine un’importante attività di controllo nel settore della pesca, operata in maniera congiunta dal personale degli uffici circondariali marittimi di Porto Santo Stefano e Piombino, sotto il coordinamento del 2° centro di controllo area pesca della Direzione marittima di Livorno.

A coronamento di una dedicata attività di intelligence e di pianificazione, i militari a bordo della motovedetta CP 2108, hanno intercettato un motopeschereccio della flotta di Castiglione,  intento alla pesca a strascico e che – in ragione della lunghezza – non era fornito di alcun dispositivo di localizzazione satellitare, rendendo di fatto non agevole il controllo da remoto e l’individuazione.

Maglie della rete troppo strette

L’unità, in particolare, pescava in zona vietata (entro le 3 miglia dalla costa, con fondale di profondità di 40 metri, quindi inferiore a quello di legge di 50 metri) ed il team ispettivo, salito a bordo, constatava l’impiego di una rete a maglia troppo stretta.

La maglia della rete troppo stretta
La maglia della rete troppo stretta

Gli agenti hanno quindi intimato all’unità di rientrare in porto a Castiglione della Pescaia e hanno elevato, congiuntamente al personale del locale ufficio marittimo, le previste sanzioni amministrative, per un importo complessivo di 4.000 €, con conseguente sequestro della rete da pesca illegale.

L’operazione in questione si inserisce nell’ambito della continua e sempre costante attività di vigilanza volta a tutelare la specie commerciale attraverso un’attività di pesca regolamentata e sostenibile nel tempo e garantire, quindi, la tutela dell’ambiente marino, della risorsa ittica e della sua biodiversità.

I controlli da parte dei Comandi territoriali di Piombino e Porto Santo Stefano continueranno anche nei prossimi giorni in sinergia e a salvaguardia degli stock ittici.

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