La passione del padre deceduto colora la pediatria Skip to content

La passione del padre deceduto colora la pediatria

I familiari hanno venduto le canne da pesca donando il ricavato. Acquistati dispositivi audio per riunioni e formazione online
Il materiale acquistato con la donazione della famiglia Diligenti

GROSSETO. Una vicenda che tocca il cuore e parla di un bene senza fine. «La storia della signora Mariagrazia ci ha colpito e commosso, abbiamo deciso di fare la stessa cosa per essere di aiuto alla Pediatria di Grosseto». Con queste parole Katia Diligenti spiega da dove è nata l’idea. Insieme al fratello Ivan e alla madre Dina hanno deciso fare un bel gesto in memoria del padre e marito, deceduto.

«Nostro padre era un appassionato di pesca – raccontano i due fratelli Diligenti – Amava questo sport e lo faceva con grande dedizione. Dopo la sua scomparsa, tra i tanti ricordi conservati, c’erano le sue canne da pesca che nessuno ha più usato. Un giorno sul giornale abbiamo letto la bella iniziativa di una signora di Grosseto. Ha un trascorso simile al nostro e così abbiamo deciso anche noi di vendere le canne da pesca, donando il ricavato alla Pediatria del Misericordia».

«Abbiamo raccolto circa 350 euro – dicono i due fratelli – una cifra che al di là del valore reale, rappresenta il nostro modo di commemorare babbo. Con un’azione di solidarietà che possa essere di sostegno alle attività del reparto e del pronto soccorso pediatrico, dove tanti operatori preparati e gentili si prendono cura dei bambini».

«Ho una figlia piccola, questo è stato un ulteriore incentivo alla donazione» – conclude Katia.

Un gesto che sarà di aiuto a tanti bambini

La dottoressa Susanna Falorni, direttrice di Pediatria e Neonatologia ringrazia con emozione tutta la famiglia. «A nome di tutta l’area pediatrica esprimo la più sincera gratitudine alla famiglia Diligenti per la generosità dimostrata. Con la loro donazione abbiamo acquistato dei dispositivi audio wireless da usare durante videoconferenze, riunioni online e corsi formativi a distanza, per migliorarne la qualità e la gestione in remoto».

«Sono tante le persone, le associazioni, gli enti e le istituzioni che ci supportano con le donazioni – dice Falorni – questo ci rende davvero fortunati in quanto ci consente di offrite un’assistenza pediatrica sempre migliore. Ogni singola dimostrazione di vicinanza è speciale per noi, ognuna porta in sé le tracce di una storia personale carica di emozioni, ricordi, motivazioni, obiettivi che la rende unica. È commovente – conclude – come da un evento così drammatico, possa scaturire tanta benevolenza nei confronti dei piccoli pazienti e dei professionisti che li hanno in cura».

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    Nato a Grosseto, pare abbia scelto quasi da subito di fare l’astronauta, poi qualcosa deve essere cambiato. Pallino fisso, invece, è sempre rimasto quello della scrittura. In redazione mi hanno offerto una sedia che a volte assomiglia all’Apollo 11. Qui scrivo, e scopro. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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