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Partecipate, commissione consiliare su Sistema. Il caso è politico

Venerdì 16 il caso Sistema va in commissione. L’opposizione ha fatto accesso agli atti, ma non li ha ancora avuti. Il problema è normativo e politico
La sede di Sistema in via Monterosa, nell'ex mattatoio pubblico e il sindaco Vivarelli Colonna con il nuovo Cda della società in house partecipata al 100% dal Comune
La sede di Sistema in via Monterosa, nell’ex mattatoio pubblico e il sindaco Vivarelli Colonna con il nuovo Cda della società in house partecipata al 100% dal Comune

GROSSETO. Venerdì 16 maggio alle 9,30 si terrà la V commissione consiliare, presieduta da Stefano Rosini, con all’ordine del giorno il caso-Sistema.

In attesa della discussione nel merito, l’opposizione ha fatto accesso agli atti, in particolare agli allegati al decreto del sindaco, nei quali i componenti nominati del Cda hanno dichiarato la propria posizione, e al verbale dell’assemblea di lunedì 28 aprile.

Niente, al momento, è stato consegnato dagli uffici ai consiglieri di minoranza. Certo, l’Amministrazione ha 30 giorni di tempo per le richieste formali dei cittadini, ma trattandosi di consiglieri comunali c’è anche un problema di trasparenza. E l’Amministrazione dovrebbe provvedere senza ritardi che “ostacolino l’esercizio del mandato”.

Fra gli allegati c’è da capire se Amedeo Vasellini abbia dichiarato di percepire una pensione. 

Il verbale, invece, non può essere consegnato, semplicemente perché non è stato ancora scritto. E quindi neppure firmato dall’ormai ex presidente Mauro Squarcia.

Verbale che, riportando correttamente quanto dichiarato in assemblea dal sindaco, deve contenere i nomi dei nominati e i loro compensi (23mila al presidente, 7mila agli altri due). Senza la corretta trascrizione delle parole del sindaco, Squarcia, che si è già rivolto a uno studio legale di Roma per tutelarsi, non ha intenzione di firmare l’atto.

Il caso che agita il palazzo di piazza Duomo ha due facce, che si intersecano fra loro. Una normativa, l’altra politica. E la soluzione sarebbe l’annullamento della delibera di nomina, una nuova assemblea e un nuovo presidente per Sistema. L’impressione, però, è che il sindaco voglia andare avanti per la propria strada, esponendosi a possibili ricorsi e anche a strascichi politici. Pare intenzionato anche a chiedere un parere legale sull’intera vicenda.

Una cosa è certa. Amedeo Vasellini è pensionato e come tale può essere nominato solo senza percepire un compenso.

La parte normativa, dubbi anche sul Cda a tre

La certezza riguarda la nomina senza compenso. L’articolo 9 comma 5, del Dl 95/2012, stabilisce con chiarezza che un pensionato non può prendere compensi se nominato nel Cda di una partecipata. La giurisprudenza conferma, così come un parere della Corte dei conti richiesto dal comune di Bollate, vicino a Milano.

Qualche dubbio c’è anche sulla creazione del Cda a tre persone, quando, fin dalla creazione di Sistema, la società, che ha come unico socio il Comune di Grosseto, aveva sempre avuto un amministratore unico.

Fu il sindaco Emilio Bonifazi, quando nacque Sistema, a fine 2013, ad azzerare tutti i Cda delle varie partecipate, creando la società unica incorporando San Lorenzo servizi srl, Grosseto Parcheggi srl e Investia srl, con anche la controllata di quest’ultima, la Gestioni cinematografiche srl. Il primo amministratore unico, espressione di Cna, fu Gabriele Fusini, ora sindaco di Magliano. Quindi Mauro Squarcia, espressione di Confartigianato.

La “ratio” era quella di un’ottimizzazione e anche di un risparmio

Ora si passa da amministratore unico a Cda a tre. Le linee guida di Anac (Autorità nazionale anticorruzione) dicono che una deroga in questo senso sia possibile solo se le partecipate hanno più soci. Ma Sistema è 100% Comune di Grosseto. In ogni caso il verbale, quando sarà scritto e firmato, dovrà essere trasmesso al Mef e alla Corte dei conti, che avranno l’ultima parola sulla triade.

Il caso politico e i conflitti di interesse

Ma al di là delle norme, il caso è politico. E rischia di minare gli equilibri di una maggioranza che, al di là delle foto sorridenti tutti insieme, il tempo di uno scatto si può sorridere, traballa più della biga di Charlton Heston nella celebre corsa di Ben Hur.

Intanto Amedeo Vasellini è il padre di un consigliere comunale che, in tutti i consigli comunali in cui si parlerà di Sistema, dovrà come minimo astenersi. Poi è proprietario di due alberghi e titolare di una concessione balneare a Marina, quando a pochi km, a Principina, Sistema gestisce un campeggio.

Poi è vicepresidente di un’associazione, Confesercenti, cuore e persone a sinistra (l’ex direttrice, Gloria Faragli, è la moglie dell’ex sindaco Loriano Valentini, il direttore attuale è l’ex sindaco Pd di Gavorrano), che proprio in questi giorni parla spesso di inconcludenza della politica grossetana, ma che poi non ha problemi ad esprimere il presidente della partecipata al 100% del Comune di Grosseto.

Quindi c’è da capire cosa porti questa nomina al sindaco, se non problemi.

Magari è un modo per arginare lo strapotere di Fabrizio Rossi che, forte dei numeri di Fratelli d’Italia, sta allargandosi come una macchia d’olio su poltrone e strapuntini della città. Le elezioni amministrative, in fondo, non sono poi così lontane. E anche se non lo ammette pubblicamente, alla corsa da sindaco ci pensa. Non è l’unico assessore che ci pensa, a dire il vero, ma questo è un altro discorso.

È stato lui a imporre il suo portaborse, termine desueto per indicare l’assistente parlamentare, Franco Ferretti, nel discusso Cda a 3 di Sistema. Uno così legato all’assessore alle partecipate che va nel Cda della partecipata al 100% del Comune. Ferretti, peraltro, ancora non è in pensione, ma è di fatto un “esodato” dalle Poste, è a casa in attesa che maturino i requisiti. Posizione, la sua, diversa da quella di Vasellini.

Il revisore legale dell’Epg è di… Pescia

Peraltro è stato ancora Fabrizio Rossi a imporre, come revisore legale dell’Epg, al posto dell’uscente Federico Mensi, un commercialista di Pescia (Pistoia), Alessandro Michelotti, ex amministratore unico delle Terme di Montecatini, fino all’aprile 2024. E cugino di Francesco Michelotti, deputato di Fratelli d’Italia, senese di Colle Val’Elsa. Compagno di banco sugli scranni di Montecitorio proprio di Fabrizio Rossi.

Ottimo professionista Michelotti, ma viene da chiedersi se non ci fosse un commercialista in Maremma in grado di ricoprire quell’incarico.

Farmacie, verso il rinvio della nomina del presidente

Intanto, nonostante le dimissioni di Giulio Tambelli, pare che per la nomina del presidente delle Farmacie Comunali si slitti al prossimo anno, quindi alla scadenza naturale.

Il motivo principe è che non c’è l’accordo. Inoltre, visto la natura particolare dei patti parasociali fra socio pubblico (51%, Comune di Grosseto e piccola parte Comune di Scansano) e socio privato (49%, Farvima, che ha acquistato le quote nel 2018 da Codifarma), la stanza dei bottoni è in gran parte in mano proprio ai privati. Il presidente è poco più che una figura di facciata.

E pare che sia orientato a dare le dimissioni anche Paolo Lecci, in quota del Comune come Maria Cristina Rampiconi, in quanto anche lui è pensionato. Vedremo.

 

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  • Direttore di MaremmaOggi. Dopo 30 anni di carta stampata ho capito che il presente (e il futuro) è nel digitale. Credo in MaremmaOggi come strumento per dare informazione di qualità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma

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