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Pane 900, quando i grani antichi legano al territorio

Da lunedì 14 febbraio, in tutti i supermercati Conad di Grosseto sono disponibili i prodotti di Panificio 900. Compreso un prodotto esclusivo
Marco Coppola con il suo Pane 900 alla Conad
Marco Coppola con il suo Pane 900 alla Conad

Il territorio e i suoi prodotti raccontati con Conad Grosseto

GROSSETO. La strada è tracciata, la filosofia è la stessa, vincente: il legame con il territorio, con i prodotti della meravigliosa Maremma. Per dare un valore aggiunto al consumatore e, al tempo stesso, valorizzare le aziende che in questa terra credono.

Per questo, da lunedì 14 febbraio, in tutti i supermercati Conad di Grosseto sono disponibili i prodotti di Panificio 900: il pane semi integrale, la schiaccia alla pala, la famosa pizza del Villaggio.

Ma la vera “chicca” è un prodotto realizzato in esclusiva per i negozi Conad Grosseto: il “Pane 900” con lievito madre e farine biologiche di grani antichi.

«La costante attenzione di Conad Grosseto verso le eccellenze enogastronomiche della Maremma e dell’Amiata, ci porta ad introdurre nei nostri negozi un ventaglio sempre più ampio di prodotti locali di qualità che ottengono un riscontro molto positivo – afferma Paolo degli Innocenti, presidente e socio di Clodia Commerciale, la società che gestisce i negozi Conad di Grosseto –. Siamo orgogliosi della collaborazione con Panificio 900 che ci consente di garantire ai nostri clienti la schiaccia alla pala e la pizza del Villaggio, e accanto a queste prelibatezze anche il pane semi integrale e la pagnotta di grani antichi in esclusiva per i negozi Conad di Grosseto».

Panificio 900, quasi 50 anni di storia

Panificio 900 è un pezzo di storia di Grosseto: nasce nel 1975 nel villaggio Curiel e di generazione in generazione conquista il palato dei grossetani con il gusto inconfondibile dei suoi prodotti da forno, preparati da abili panificatori che si sono tramandati i segreti del mestiere, mettendo sempre la stessa attenzione nella scelta e nella lavorazione delle materie prime.

A portare avanti la tradizione di famiglia, nella nuova sede di via Monterosa, sono tre giovani soci, Marco Coppola, Martina Pennacchini e Filippo Pennacchini, che rappresentano la terza generazione di panificatori, la generazione 3.0, impegnata a reinterpretare il passato in chiave moderna.

Marco Coppola: crediamo nel valore aggiunto del territorio

«Il legame con il territorio per la nostra azienda è fondamentale – dice Marco Coppola, del Panificio 900 – e, per questo, noi facciamo già parte della Filiera del Drago, associazione di produttori che valorizza i prodotti tipici. Ed è proprio grazie alla filiera del Drago che abbiamo stretto un ottimo rapporto con Conad e con Paolo Degli Innocenti».

Così nasce Pane 900.

«Esatto, abbiamo pensato che una collaborazione con Conad non potesse limitarsi ai nostri prodotti classici, che pure sono in vendita nei supermercati, ma volevamo creare qualcosa di unico, un prodotto esclusivo per loro. Questo pane, realizzato con grani antichi, è il frutto di un lavoro lungo di prove, ma alla fine il risultato è eccezionale».

I grani antichi sono qualcosa di unico.

«Sono eccezionali e particolari e tutte provenienti da grani di coltivazioni biologiche. Devo dire che, in questo lavoro di preparazione, è stato decisivo l’apporto di Luca Balleri, del Felciaione che ci ha fornito le farine del suo splendido mulino. Abbiamo scelto la farina di segale, che dà un gusto particolare, poi la Senatore Cappelli, che dona elasticità al pane e la Avanzi, che schiarisce il pane. Alla fine, con il lievito madre, è nato un pane molto particolare, unico. Sono convinto che piacerà ai clienti di Conad».

Marco Coppola del Panificio 900 con Luca Balleri del Felciaione
Marco Coppola del Panificio 900 con Luca Balleri del Felciaione

Peraltro la molitura a pietra naturale, pur vantando una storia millenaria, è la macinatura che costituisce ancora oggi la “tecnologia” più consolidata per la produzione di farine di alta qualità.

La bassa velocità di rotazione della macina (mola) permette di lavorare a temperature basse, e di evitare così il riscaldamento dello sfarinato, e il degradarsi di preziosi principi nutritivi propri del cereale in natura.

La filiera del Drago e il legame con il territorio

Alessio Guazzini è il presidente di Drago (Distretto rurale agricolo gastronomico organizzato): «Le nostre parole chiavi sono territorio, salute e ambiente. Siamo nati come filiera cerealicola  con lo scopo non solo di supportare e creare filiere di più tipologie di produzioni ma anche di ideare e promuovere progetti multidisciplinari utili ad indirizzare lo stile di vita dei consumatori verso la salvaguardia della propria salute e dell’ambiente».

Fra l’altro il Drago porta avanti la ricerca.

«Vogliamo crescere e migliorare. Per questo abbiamo una rete di collaborazioni con le equipe universitarie toscane del settore agroalimentare, biomedico e archeologico e con le associazioni attive sul territorio. Questa ha permesso all’associazione di migliorare anche la qualità dei prodotti dei singoli associati. Una crescita che si riflette anche nella valorizzazione di lavorazioni che ancora di più ci legano al territorio, come quella dei grani antichi».

PANIFICIO 900 

Via Monterosa 114, Grosseto

MOLINO IL FELCIAIONE

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