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Palpeggia una ragazza alle terme, condannato

Il 66enne era entrato in una delle pozze alle Cascatelle di Saturnia e aveva cominciato a toccare nelle parti intime una 28enne: dovrà scontare un anno e 4 mesi e pagherà 10.000 euro di risarcimento, oltre a frequentare lo Sportello per uomini maltrattanti
Le Cascate del mulino in un’immagine dell’anno scorso

MANCIANO. «Guardate che belle stelle che ci sono». «Che meraviglia, vero». Uno scambio di battute come questo, tra due sconosciuti, non avrebbe dovuto portare da nessuna parte. Uno scambio di battute, avvenuto di fronte a una comitiva di giovani tra una ragazza che oggi ha 28 anni e un uomo che ne ha 66.

E invece, dopo quelle poche parole pronunciate in una delle pozze delle Cascatelle di Saturnia il 16 agosto 2021, la ragazza che si era immersa nell’acqua sulfurea, di sera e al buio, ha sentito distintamente una mano che la palpeggiava nelle parti intime. Che la toccava con forza da sopra il costume. 

Palpeggiata mentre fa il bagno alle terme

La giovane turista romana, era alle Cascatelle di Saturnia con i suoi amici quando l’uomo, 66 anni di Capalbio, le si sarebbe avvicinato rispondendo a un suo commento sulla bellezza del cielo stellato. Poco dopo, una volta sdraiata a pancia in su nell’acqua termale, la ragazza ha sentito quella mano che la stava toccando. Ha gridato: «scusi, ma cosa sta facendo» e l’uomo, che si era messo accanto a lei, sdraiato anche lui a pancia in su, si è alzato di scatto e ha cercato di allontanarsi

Gli amici della ragazza che l’avevano sentita gridare e che avevano visto l’uomo allontanarsi, lo hanno seguito e bloccato fino all’arrivo dei carabinieri. 

Dopo la denuncia della ragazza, lui, interrogato dal giudice, ha negato i fatti, dicendo solo di aver sfiorato una persona accidentalmente senza saper dire se si fosse trattato di un uomo o di una donna. E di aver chiesto poi scusa. Lamentando poi di essere stato aggredito dal gruppo di giovani per impedirgli di andarsene. 

A processo per violenza sessuale

Il giudice per l’udienza preliminare Marco Mezzaluna, non ha creduto alla versione dell’uomo: non c’era alcun motivo infatti, per il quale il 66enne dovesse avvicinarsi alla giovane in una vasca così grande, di notte, mentre la ragazza che non conosceva stava trascorrendo una serata tranquilla con i suoi amici. Uno dei ragazzi che faceva parte della comitiva, poi, lo aveva visto allungare il braccio verso la giovane come se volesse abbracciarla. 

E quel palpeggiamento, non poteva essere stato involontario. Il sostituto procuratore Giampaolo Melchionna aveva chiesto la condanna dell’uomo a un anno e 4 mesi di reclusione. Giudicato con il rito abbreviato, Umberto Montauti, difeso dall’avvocata Patrizia Fabiani, è stato condannato a un anno e 4 mesi, come richiesto dal pm: il giudice ha anche applicato nei suoi confronti l’interdizione perpetua da ogni ufficio che attenga alla tutela, curatela e amministrazione di sostegno e l’interdizione per un anno dai pubblici uffici. 

L’uomo è stato condannato anche al pagamento di un risarcimento de danno alla ragazza di 10.000 euro oltre alle spese di costituzione. 

All’uomo è stata concessa la condizionale a patto che liquidi il risarcimento alla ragazza e che partecipi a un percorso di recupero specifico allo  Sportello per uomini maltrattanti di Villa Pizzetti. 

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