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Pace, giustizia e verità, gli studenti contro le mafie

Al Velodromo l’evento dell’Istituto comprensivo 4, nel giorno dedicato alle vittime delle mafie. Manifestazione anche a Follonica
Gli studenti dell'Istituto comprensivo 4 durante la manifestazione al Velodromo
Gli studenti dell’Istituto comprensivo 4 durante la manifestazione al Velodromo

GROSSETO. Mattinata intensa, quella di oggi, martedì 21 marzo, primo giorno di primavera, al parco di via Giotto.

Le classi quinte della scuola primaria, le classi della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo 4 di Grosseto, assieme alle studentesse e studenti del Cpia (Centro provinciale per l’istruzione degli adulti) hanno risposto all’invito di Libera per un momento di riflessione, approfondimento, incontro, relazioni e di testimonianze in ricordo delle vittime innocenti di mafia.

La giornata è stata il risultato di un percorso interdisciplinare all’interno del progetto Labsto21, che ha portato i ragazzi e le ragazze a fare memoria su tre tematiche proposte da Libera:

  • ecomafie,
  • mafie e donne
  • e, i più piccoli, su testimoni e luoghi-simbolo di giustizia.

Ci si può mettere in gioco per pace, giustizia, verità, diritti, accoglienza e libertà

Alla presenza delle massime autorità, attraverso canti, disegni, slogan i ragazzi hanno detto che “è possibile” mettersi in gioco per arrivare ad affermare la pace, la giustizia, la verità, i diritti, l’accoglienza e la libertà.

L’Istituto Comprensivo Grosseto 4, con la dirigente, dott.ssa Anna Maria Carbone, nel suo percorso di educazione civica, ha individuato in questa giornata una delle “quattro giornate civiche” in cui si aiutano gli alunni e le alunne a riflettere sulla figura della vittima come persona e sul diritto alla verità che ha un valore pubblico e fondamentale per uno Stato.

Presenza significativa di questa giornata sono stati i giovani e gli adulti del Centro provinciale per l’istruzione degli adulti di Grosseto che, sotto la direzione del dott. Giovanni Raimondi, svolge un ruolo fondamentale nel potenziare le competenze di cittadinanza per quei giovani e adulti che intraprendono un percorso formativo finalizzato alla crescita personale, culturale, sociale ed economica.

Assessora Amante: «Un onore essere qui»

Alla manifestazione hanno partecipato l’assessora all’istruzione Angela Amante, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, i rappresentanti delle autorità militari, civili e religiose, il viceprefetto Michele Bray e la consigliera provinciale Cecilia Buggiani.

Le tante autorità presenti
Le tante autorità presenti

Tre le diverse tematiche affrontate dai ragazzi tra cui il tema dei testimoni e dei luoghi-simbolo della giustizia, su cui hanno lavorato la primaria e le classi prime della scuola media “Dante Alighieri” ; il rapporto fra donne e mafie, affrontato dalle classi seconde ed, infine, il tema delle ecomafie, raccontato delle classi terze. 

Le diverse tematiche sono state portate in scena degli studenti attraverso canzoni da loro ideate, slogan contro le mafie scritti con il gesso, sulla strada, e la lettura dei nominativi di tutte le vittime. 

L'intervento dell'assessore Angela Amante
L’intervento dell’assessore Angela Amante

«È un onore essere qui – commenta l’assessora all’istruzione Angela Amante, portando i saluti dell’amministrazione – Non è un caso che questa giornata coincida con l’inizio della primavera, ma testimonia e simboleggia quella rinascita e quella dignità che vogliamo rendere ai caduti di mafia. Oggi, più che mai, siamo chiamati a portare avanti quei principi e quei valori per cui hanno combattuto, affinché i loro sacrifici non siano stati vani».

«Ringraziamo nuovamente i ragazzi che, attraverso forme di espressione innovative, come quelle artistiche, contribuiscono a celebrare il valore storico e sociale della lotta alle mafie, in ricordo di coloro che hanno lottato a viso aperto senza cedere a minacce e ricatti».

Follonica accoglie i giovani della Casa di Paolo

C’è un filo quanto mai resistente che unisce Palermo a Follonica, visto che per il quinto anno consecutivo l’Istituto comprensivo Leopoldo II di Lorena e la Casa di Paolo hanno condiviso una nuova iniziativa in nome della legalità.

Un momento della manifestazione di Follonica
Un momento della manifestazione di Follonica

“La Casa di Paolo” è un’associazione di volontari voluta da Salvatore Borsellino (fratello del magistrato ucciso dalla mafia nel 1992) dedicato alle bambine e ai bambini più bisognosi e alle loro famiglie.

Da ieri fino al 22 marzo Follonica ha accolto quattro ragazzi e due ragazze che frequentano la Casa di Paolo, accompagnati dalla nipote del giudice Borsellino, Roberta Gatani,  e dalla volontaria Anna Maria Ritondi.

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