MASSA MARITTIMA. Il lago dell’Accesa ha subito di nuovo un’incontrollata invasione durante il periodo dei ponti dopo Pasqua. E ancora una volta ha subito le conseguenze di un eccesso di presenze: sponde crollate, pesticcio se non veri e propri tagli della vegetazione e auto parcheggiate ovunque. Il comitato Lido Santini ha scritto di nuovo una lettera per chiedere più tutele per il lago.
Dopo le comunicazioni già intercorse tra il comitato e i rappresentanti istituzionali di Comune e Regione, alle quali spesso non sono seguite nemmeno delle risposte, figuriamoci gli interventi necessari alla protezione del delicato ecosistema del lago, lo scorso maggio il comitato ha inviato una nuova lettera al presidente Eugenio Giani, all’assessora regionale all’ambiente Monia Monni e alla sindaca di Massa Marittima Irene Marconi. Fra i destinatari sono stati aggiunti anche il presidente della Provincia di Grosseto Francesco Limatola, al presidente dell’Unione dei comuni Nicola Verruzzi, alla presidente del Parco nazionale colline metallifere Fabiola Favilli, al Wwf, a Italia nostra, alla Lipu e al Fai.
Le richieste del Comitato Lido Santini
«Dal mese di luglio del 2024 il nostro comitato, i cittadini e le associazioni locali hanno cominciato a denunciare lo stato di degrado in cui versa il lago dell’Accesa, con foto, articoli e appelli, indicando la necessità di un intervento urgente. Ad ottobre abbiamo incontrato la sindaca Irene Marconi, a gennaio 2025 abbiamo scritto una lettera aperta al presidente della Regione Giani e all’assessore regionale all’Ambiente Monia Monni. Abbiamo organizzato due assemblee pubbliche dove è stato presentato un rapporto conoscitivo sullo stato del lago.
Il sito Lago dell’Accesa rappresenta un’opera d’arte di inestimabile valore in cui si fondono natura e cultura, cultura e storia, geositi, insediamenti etruschi e specie rare da proteggere perché a rischio di estinzione. Si tratta di una risorsa unica e irriproducibile che bisogna salvaguardare dal degrado e dall’incuria».
«Richiamiamo nuovamente all’attenzione dell’amministrazione regionale e di quella comunale sulle attuali evoluzioni del sito, affinché siano adottate tutte le opportune misure di conservazione necessarie per garantire che non si verifichi alcuna e qualsivoglia forma di degrado causata dall’elevato flusso turistico al lago dell’Accesa».
«Chiediamo, quindi, che vengano valutate la capacità di carico turistico del sito, per capire il numero massimo di persone che il piccolo Lago può sostenere e quali azioni occorre intraprendere per la corretta fruizione in sicurezza dell’area, la sua tutela e la conservazione e la rinaturalizzazione degli habitat».
«Vorremmo anche l’opportunità di un intervento per diminuire la pressione turistica sulle sponde del lago, ovvero un intervento immediato per allontanare dalla riva il parcheggio. A un chilometro dal lago esistono spazi idonei per realizzarvi un parcheggio a norma, con un numero di posti contingentati. Segnaliamo a tale proposito che recuperando il ponte di legno che attraversa l’emissario del Bruna si accederebbe all’antico sentiero che collega il villaggio della Pesta al lago».
«Sarebbe necessario anche formulare, sulla base della “Direttiva habitat”, una diagnosi dello stato di conservazione dell’ambiente comunitario, soprattutto perché nel lago c’è chi ci fa il bagno e questo potrebbe aver gravemente alterato il delicato equilibrio dell’ecosistema lacustre».
«Vorremmo che istituito un tavolo di confronto che includa esperti di ecosistemi, rappresentanti delle associazioni di tutela ambientale, rappresentanti dei comitati locali e i cittadini interessati. Solo attraverso un confronto aperto e un’azione consapevole sarà possibile preservare il lago dell’Accesa e garantire un modello di turismo sostenibile che valorizzi il territorio senza comprometterne l’equilibrio naturale».
«Evidentemente la politica non dà la giusta rilevanza a ciò che denunciamo sebbene Francesco Guardi, dirigente dell’ufficio turistico della Regione toscana abbia detto a Follonica che “l’overtourism” è un problema che preoccupa la Regione poiché il numero di turisti in alcuni luoghi ha superato la capacità di sostenere la presenza in modo equilibrato e sostenibile. e per questo la Regione stia adottando misure per gestire il fenomeno, come la limitazione del numero di visitatori in alcune aree. Ed è esattamente quello che chiediamo, ma quando il lago dell’Accesa sarà inserito tra queste aree?».
«A questo si aggiunge la scarsissima copertura della rete fissa e internet. Si tratta di servizi essenziali la cui assenza mette quotidianamente a rischio non solo i turisti che frequentano il lago ma anche gli abitanti che vivono e lavorano in questi luoghi. Quello della mancanza di copertura telefonica è riemerso in modo drammatico dopo il tragico incidente del primo maggio quando un giovane di 17 perse la vita proprio durante una gita al lago».
Autore
-
Collaboratrice di MaremmaOggi. Il turismo e l'accoglienza sono nel dna familiare, ma scrivere è l'essenza di me stessa. La penna mi ha accompagnato in ogni fase e continua a farlo ovunque ce ne sia la possibilità. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
Visualizza tutti gli articoli