Orbetello ferma al bilancio 2025, Covitto attacca la gestione finanziaria | MaremmaOggi Skip to content

Orbetello ferma al bilancio 2025, Covitto attacca la gestione finanziaria

Undicesima variazione di bilancio, avanzo vincolato e rilievi della Corte dei Conti al centro delle critiche dell’ex tecnico comunale
Il municipio di Orbetello: a sinistra il sindaco Andrea Casamenti, a destra Domenico Covitto
Il municipio di Orbetello: a sinistra il sindaco Andrea Casamenti, a destra Domenico Covitto
ORBETELLO. «Mentre in molti Comuni della Maremma, Argentario in testa, i consigli comunali si preparano a discutere il Bilancio di previsione 2026-2028, a Orbetello l’agenda politica resta inchiodata al Bilancio di previsione 2025».

Un’anomalia che non passa inosservata e viene portata all’attenzione generale, e che diventa il punto di partenza di una dura presa di posizione pubblica da parte di Domenico Covitto, ex tecnico del Comune di Orbetello, che ha dato la propria disponibilità a contendere la poltrona di sindaco a Andrea Casamenti alle prossime elezioni.

Covitto mette in discussione metodo e sostanza della gestione finanziaria dell’ente.

Undicesima variazione di bilancio: il segnale di una gestione in affanno

Il cuore della critica è l’undicesima variazione di bilancio sul previsionale 2025, approvata dalla giunta con delibera n. 379 del 10 dicembre 2025.

Un numero che, secondo Covitto, fotografa una situazione di continua emergenza amministrativa, più che di programmazione.

«Arrivare a dicembre con l’ennesima variazione su un bilancio ormai a fine corsa – osserva – è il segno evidente di un’amministrazione che fatica a prevedere, pianificare e governare».

Avanzo vincolato e Corte dei Conti: un terreno scivoloso

«La delibera – spiega Covitto – autorizza l’utilizzo di 35.000 euro dell’avanzo di amministrazione 2024, qualificato come vincolato, per interventi sulle arginature delle casse di colmata».

Una scelta che l’ex tecnico comunale giudica particolarmente rischiosa, soprattutto alla luce del provvedimento n. 163/2025 della Corte dei Conti sul rendiconto 2024, che richiama l’ente proprio sulla gestione delle risorse vincolate.

Secondo Domenico Covitto, l’atto non chiarisce in modo trasparente se quella quota di avanzo sia realmente disponibile dopo i rilievi della magistratura contabile, esponendo l’amministrazione a potenziali contestazioni future.

Urgenza dichiarata, ma non dimostrata

E ancora: la giunta ha motivato la variazione con ragioni di urgenza e sicurezza, rendendo l’atto immediatamente eseguibile.

Tuttavia, nella delibera – sottolinea Covitto – mancano gli elementi tecnici essenziali: nessuna relazione tecnica, nessun computo metrico, nessun cronoprogramma.

«L’urgenza – afferma – viene proclamata, ma non dimostrata. Senza documentazione tecnica, la motivazione resta generica e facilmente contestabile».

A questo si aggiunge un ulteriore elemento critico: le arginature interessate fanno parte di un’opera commissariale legata alla gestione dei fanghi lagunari, ambito sul quale il Comune non aveva competenze dirette.

Il parere del revisore e quel richiamo normativo che non convince

Tra i punti evidenziati anche l’assenza, negli atti, del parere scritto preventivo del revisore unico, passaggio ritenuto fondamentale quando si interviene su poste sensibili come l’avanzo vincolato, soprattutto in presenza di rilievi della Corte dei Conti.

Non meno singolare il richiamo, nella delibera, all’articolo 164 del Codice dei beni culturali, norma che nulla avrebbe a che vedere con una variazione di bilancio. Un riferimento che, secondo Covitto, contribuisce ad aumentare la fragilità complessiva dell’atto.

Verso il consiglio comunale: una ratifica che pesa

La partita non è chiusa. La delibera dovrà passare al vaglio del Consiglio comunale, convocato a ridosso della fine dell’anno.

Sarà lì che maggioranza e opposizione dovranno assumersi la responsabilità politica di ratificare o meno un provvedimento che, per Covitto, «presenta profili di debolezza e rischio».

Quello di Covitto vuole essere anche un messaggio politico chiaro. Forte della sua esperienza all’interno della macchina comunale, ha annunciato la disponibilità a candidarsi a sindaco proprio per proporre un cambio di rotta.

«Orbetello – è il senso della sua posizione – ha bisogno di tornare alla programmazione, alla prudenza contabile e alla trasparenza amministrativa. Non di vivere di variazioni dell’ultimo minuto».

Il Bilancio di previsione 2026-2028, per ora, può attendere. Ma il tempo della gestione in emergenza, secondo Covitto, dovrebbe essere ormai scaduto.

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