Obbligo del booster per gli infermieri: l'appello dell'ordine | MaremmaOggi Skip to content

Obbligo del booster per gli infermieri: l’appello dell’ordine

Sono 235 i professionisti non in regola. Draoli: «I motivi possono essere molteplici, valuteremo ogni singolo caso». Intanto invita i guariti dal Covid a segnalarlo tramite pec
Nicola Draoli

GROSSETO. Anche l’Ordine delle professioni infermieristiche di Grosseto ha avviato le procedure di controllo sull’obbligo vaccinale, che riguarda anche la terza dose o dose booster. Con l’entrata in vigore del decreto legge 172, infatti, gli infermieri sono tenuti a rispondere all’obbligo della somministrazione della dose richiamo, pena la sospensione dell’Albo o la cancellazione degli iscritti che risultavano già sospesi precedentemente per inadempienza. «Ad oggi – spiega Nicola Draoli, presidente di Opi Grosseto – risultano ancora sospesi 20 infermieri sui 1710 iscritti all’Ordine di Grosseto. Da una prima verifica sulla piattaforma nazionale, esclusi i 20 colleghi già sospesi, non risultano in regola 235 professionisti».

Le verifiche dell’Opi

Il presidente precisa che: «Chiaramente andremo a verificare caso per caso le situazioni dei 235 colleghi non in regola, cercando di capire i motivi per cui sono classificati come inadempienti. Ma da una prima verifica risulta che la quasi totalità di queste inadempienze sia dovuta a un ritardo, in buona fede, della somministrazione della dose booster. Questo perché ai fini della validità del green pass rafforzato esiste un lasso di tempo tra il completamento del ciclo vaccinale primario (due dosi) e la scadenza dello stesso. Lasso di tempo che la legge sull’obbligo vaccinale però non prevede e che è probabilmente il motivo di tale situazione».

 

Per questo Nicola Draoli lancia un appello ai colleghi, precisando alcuni aspetti importanti: «Il Ministero ha chiarito che fin dal primo giorno successivo ai 5 mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario (cento cinquantunesimo giorno) la piattaforma dà “semaforo rosso” in modo da consentire agli Ordini di avviare la fase di accertamento. Pertanto i professionisti che non risultano ancora vaccinati con la dose di richiamo e per i quali siano decorsi 152 giorni dal completamento del ciclo primario dovranno essere invitati dall’Ordine e per non essere sospesi dovranno produrre la richiesta di prenotazione della dose di richiamo da effettuarsi nel termine massimo di 20 giorni dall’invito. Tutto questo, indipendentemente dalla validità del green pass rafforzato».

«Invitiamo tutti i colleghi – dice Draoli – a provvedere con urgenza a prenotare la dose booster e mettersi così in regola. L’ordine, infatti, è chiamato a mettere in pratica ciò che la legge prevede, ma è ben consapevole delle incomprensioni burocratiche e normative di questo momento caotico e chiede la collaborazione di tutti per evitare di incappare nelle sanzioni previste oltre al fatto che è quanto mai opportuno essere protetti per sé e per gli altri con la terza dose nel più breve tempo possibile. Invitiamo, quindi, tutti i colleghi a diffondere queste informazioni tra gli altri iscritti». 

Inoltre, sottolinea Opi Grosseto, è possibile che alcuni infermieri risultino inadempienti perché esonerati o guariti dal Covid: «Questo dato – conclude Draoli – non viene comunicato agli ordini, perché non è caricato in automatico sulla piattaforma. Per questo, chiediamo agli iscritti di “anticipare” via Pec questa informazione all’Opi e di inviare una copia dell’esonero o del certificato di avvenuta guarigione all’indirizzo grosseto@cert.ordine-opi.it.

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