GROSSETO. È stato accusato di estorsione e sostituzione di persona, dopo che i carabinieri, attraverso un’accurata indagine, erano risaliti alla sua identità.
Un’identità che ovviamente non aveva rivelato quando aveva effettuato una videochiamata a un cinquantenne di Grosseto. Videochiamata che poi aveva fatto precipitare l’uomo in un incubo.
«O paghi o dico che sei un pedofilo»
Il ragazzo, un giovane originario della Costa d’Avorio di 27 anni residente a Lecco, probabilmente era stato spinto da altre persone a mettere a segno l’estorsione. Che si era concretizzata in una ricarica da 250 euro di una Postepay.
«O paghi 4.800 euro – aveva detto il giovane all’uomo – o invio a tutti i tuoi contatti di Facebook un fotomontaggio mentre ti masturbi». Poi aveva aggiunto anche il carico. «Faccio un video, lo pubblico su Youtube – aveva detto – e scrivo che sei tu che ti masturbi davanti a una bambina di 5 anni».
Il cinquantenne, assistito dall’avvocato Claudio Fiori, aveva subito sporto denuncia ai carabinieri che erano riusciti a risalire all’identità del ragazzo. Il giovane aveva anche creato un account su Facebook utilizzando le generalità e la foto del cinquantenne. Cosa, questa, che gli è costata anche l’imputazione di sostituzione di persona.
Svolgerà un anno e mezzo di servizi sociali
Giovane, incensurato, il giudice Giuseppe Coniglio ha riconosciuto al 27enne una debole condizione psichica e ha accolto la richiesta di patteggiamento presentata dall’avvocato del ragazzo, Nunzio Veninata.
Il ragazzo ha quindi patteggiato una pena a un anno, 6 mesi, 20 giorni e 500 euro di multa. Pena che sconterà lavorando per la collettività.
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Redattrice di MaremmaOggi. Da bambina avevo un sogno, quello di soddisfare la mia curiosità. E l'ho realizzato facendo questo lavoro, quello della cronista, sulle pagine di MaremmaOggi Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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