FOLLONICA. Portare in scena una telefonata, che ripercorre tutta la vita dei due protagonisti è, per citare Eugenio Allegri «Teatralmente una vera e propria e sfida». È da questa sfida e dalla “folgorazione” legata alla lettura del romanzo “Nives” di Sacha Naspini che è iniziato il lavoro di Giorgio Zorcù per Accademia Mutamenti e Muta Imago, per portare sul palco l’omonimo spettacolo, coprodotto dal Teatro Fonderia Leopolda. “Nives” arriva a Follonica venerdì 9 dicembre, alle 21.15 per il primo appuntamento della rassegna “Altri percorsi”, proposta da Ad Arte spettacoli per accompagnare la stagione del teatro comunale di Follonica.
Una telefonata al centro della scena
Tratto dal romanzo dell’autore follonichese Sacha Naspini, tradotto in tutto il mondo, “Nives” è uno spettacolo teatrale innovativo che mette al centro la telefonata tra la protagonista Nives, appunto, e il veterinario Loriano Bottai, chiamato per una consulenza su un fatto strano: Giacomina, la gallina zoppa che fa ogni giorno compagnia a Nives, è rimasta imbambolata davanti alla televisione.
Nel corso della telefonata si crea un botta e risposta incalzante, nel quale, i due protagonisti, interpretati da Sara Donzelli e Graziano Piazza, rileggono le loro esistenze: fatti, fraintendimenti, amori perduti, occasioni mancate e svelamenti difficili da accettare in tarda in età. Per arrivare a porsi una domanda feroce: come è scoprire di aver vissuto all’oscuro di sé?
«Abbiamo contribuito alla realizzazione di questo spettacolo perché ci è sembrata un’importante occasione di partecipazione – dice Barbara Catalani, assessora alla Cultura di Follonica – Si tratta del lavoro di due realtà molto importanti e identitarie del nostro territorio: l’Accademia Mutamenti, che ha lavorato con noi anche nelle prime stagioni, affermata a livello territoriale e nazionale, e lo scrittore Sacha Naspini, follonichese, ormai affermatissimo e tradotto in tutto il mondo. L’Accademia si è cimentata su un testo che rappresenta una delle nostre punte di diamante. Per questo abbiamo avuto voglia di partecipare. Due elementi così significativi si sono fusi insieme per dare vita a un progetto ambizioso. Lo spettacolo avrà aspetti estremamente innovativi anche dal punto di vista della messa in scena».
Spettatori con le cuffie per calarsi nel dialogo
Per mettere in scena questa storia, che corre lungo i fili di un telefono, Accademia Mutamenti e Muta Imago hanno colto una sfida, nella quale hanno deciso di dare un ruolo centrale anche allo spettatore che assiste alle conversazioni, e quindi alle vicende raccontate, indossando delle cuffie per percepire ogni pausa, ogni inflessione, ogni silenzio che rappresenta un non detto nel dialogo incalzante tra Nives e Loriano.
«Portare in scena una vicenda dove non avviene niente, ma tutte le azioni emergono dalle parole dei due protagonisti, è stato un lavoro complesso: nel suo romanzo Naspini ha consegnato alla pagina scritta una vicenda che il teatro cerca di riportare in vita, attraverso tecniche ed espedienti narrativi e scenici che rimangono fedeli, comunque, al dialogo del testo originale – dice , dice Giorgio Zorcù – Una sfida che Allegri aveva colto leggendo le bozze del romanzo e di cui avevamo iniziato a parlare lo scorso anno, proprio pochi giorni prima della sua scomparsa. Anche per questo, portare in scena, in prima nazionale, Nives nella città di Naspini e nel teatro che Allegri ha diretto sin dalla sua nascita è una grande emozione».
«La prima mossa che ha portato la trasformazione di “Nives” da personaggio di un libro a un palco è avvenuta un paio di anni fa, quando Sara Donzelli, l’attrice che impersona la protagonista, fece una bellissima lettura scenica del mio testo – ricorda l’autore del romanzo Sacha Naspini – Da lì è iniziato questo dialogo che ha portato alla trasformazione della mia opera in una rappresentazione teatrale dove due vite intere vengono ripercorse in una situazione sostanzialmente statica. Nella dimensione del romanzo, il lettore è il terzo orecchio: ascolta la telefonata e scopre, insieme ai protagonisti, le vicende che vive nella propria immaginazione. Bellissima, quindi, la trovata di Zorcù che ha portato la dimensione dello spettatore nella stessa logica di quella del lettore, utilizzando l’espediente delle cuffie e restituendo allo spettatore il ruolo del terzo orecchio. Sono molto emozionato all’idea di vedere lo spettacolo, che sta crescendo anche insieme al lavoro fatto nelle scuole».
Uno spettacolo per gli studenti
Accanto allo spettacolo che sarà rappresentato venerdì 9 dicembre, infatti, c’è anche un percorso creativo condiviso con gli studenti del liceo scientifico di Follonica: i ragazzi hanno partecipato a incontri con l’attrice Sara Donzelli, l’autore Sacha Naspini, e l’attore Graziano Piazza. Insieme hanno lavorato su temi e prodotto dei testi e potranno assistere a una replica dello spettacolo a loro dedicata, in programma per la mattina del 9 dicembre.
«Ci fa piacere che la produzione di Accademia Mutamenti e Muta Imago e Comune di Follonica apra la rassegna “Altri percorsi”, che propone una serie di spettacoli di qualità, pensati per aprire il Teatro Fonderia a nuovi linguaggi e giovani compagnie – dice Lorenzo Luzzetti di Ad Arte Spettacoli – Il percorso, infatti, proseguirà il 12 gennaio con “Poetica” di Tindaro Granata, “Pinocchio” di Zaches Teatro, il 12 marzo, e “Calcinculo” proposto da Babilonia Teatri, il 31 marzo».
Il biglietto per “Nives” e per tutti gli spettacoli della rassegna “Altri percorsi” ha un costo di 12 euro (posto unico) e può essere acquistato allo Iat, ufficio informazioni turistiche di Follonica, in via Roma 49 (aperto dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19), online sul sito www.leopolda.adarte.18tickets.it o alla biglietteria del Teatro, il giorno dello spettacolo, dalle ore 20.
Per informazioni è possibile visitare il sito www.comune.follonica.gr.it/leopolda/
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