SANTA FIORA. Un’idea semplice, ma capace di lasciare un segno. È il progetto di Nicolò Sorrentino, un ragazzo di vent’anni originario di Santa Fiora, che studia Agribusiness all’Università di Siena. In collaborazione con la scuola primaria del paese ha portato nelle classi la sua passione per gli animali.
In classe è arrivata un’incubatrice con delle uova fertili, dove per 21 giorni, potranno apprendere un percorso fatto di scienza, cura e meraviglia.
Nicolò ha voluto raccontare il mondo avicolo e spiegare il ciclo vitale di un pulcino.
«Mi sono reso conto che ci sono alcune persone, specialmente chi vive nelle città – spiega – che non sanno nemmeno com’è fatta una gallina, e questo è stato anche uno dei tanti motivi che mi ha spinto ha portare nelle classi questa iniziativa».

Attraverso delle slide teoriche, ha illustrato ai bambini il processo che porta poi alla nascita del pulcino. Successivamente, insieme, hanno preparato l’incubatrice e depositato le uova, di varie colorazioni, al suo interno. I bambini per 21 giorni avranno il compito di controllare che tutto proceda bene. Durante questo periodo, Nicolò tornerà tre volte, perché grazie alla speratura – tecnica che sfrutta la luce attraverso l’uovo per vedere le venature e i vasi sanguigni – mostrerà agli alunni lo sviluppo dell’embrione ed eventuali criticità.
I bambini si sono mostrati subito molto interessati a questa idea. «Io mi sono appassionato a questo mondo grazie a mio nonno – racconta – dall’età di 9 anni. Non ho mai avuto un aiuto, o qualcuno che mi spiegasse precisamente tutto il processo che c’è dietro un semplice uovo e per questo ho voluto raccontarlo ai più piccoli».
«Un progetto che vorrei portare negli ospedali pediatrici»
Una passione profonda, dove dietro si nasconde un’iniziativa importante. Nicolò Sorrentino vorrebbe portare il progetto negli ospedali pediatrici «dove i bambini si trovano ad affrontare una realtà dura – spiega – e avere il pensiero nella giornata di controllare a che punto è l’uovo nell’incubatrice, può distoglierli dalla realtà». Un’iniziativa gratuita per diffondere questa cultura.
Il sogno di Nicolò: un’azienda avicola sull’Amiata
Tra le tante aspirazioni del ventenne c’è anche quella di dare vita ad un’azienda agricola avicola sul territorio amiatino. Un territorio che lo stesso Nicolò ringrazia perché ha avuto la possibilità di «conoscere questa realtà anche grazie al territorio dove sono cresciuto».
Sono 12 anni che porta con sé questa passione e conclusi gli studi vorrebbe concretizzarla.
Nel mercato avicolo le razze italiane non contano
Ad oggi nel mercato avicolo, si tende a preferire le razze cinesi e americane. La specie italiana sembra lasciata nel dimenticatoio – il nostro territorio conta circa 20 razze di galline autoctone riconosciute – e molte a causa di questo risultano anche estinte.
«Vorrei rivalutare e utilizzare le galline del nostro paese, siamo sempre alla ricerca della novità e spesso non ci rendiamo conto di quello che abbiamo», le parole di Nicolò Sorrentino.
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Collaboratrice di MaremmaOggi. Valigia sempre pronta, gluten free e lactose free, ma mai senza un buon bicchiere di vino. Racconto storie e catturo momenti, tra giornalismo, fotografia e viaggi. Maremma Oggi il giornale on line della Maremma Toscana - #UniciComeLaMaremma
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